Politica - 19 marzo 2018, 10:13

Imperia: comuni insolventi, 250 lavoratori dell'indotto Rivieracqua a rischio. Cigl, Cisl e Uil "Enti si assumano le loro responsabilità"

La conferenza ha riguardato la situazione di Rivieracqua e le conseguenze che un eventuale concordato avrebbe sull'occupazione e gli stipendi dei lavoratori delle ditte edili in appalto e creditrici per cifre significative

Imperia: comuni insolventi, 250 lavoratori dell'indotto Rivieracqua a rischio. Cigl, Cisl e Uil "Enti si assumano le loro responsabilità"

Questa mattina le segreterie del Settore edile di Cgil, Cisl e Uil (Fille-cgil filca-cisl e feneal-uil) organizzato presso la Cgil di Imperia, una conferenza stampa per discutere del futuro dei lavoratori della società Rivieracqua e del suo indotto.

La conferenza ha riguardato la situazione di Rivieracqua e le conseguenze che un eventuale concordato avrebbe sull'occupazione e gli stipendi dei lavoratori delle ditte edili in appalto e creditrici per cifre significative. Sono state annunciate le iniziative a sostegno dei lavoratori, anche in previsione del Cda di Rivieracqua di domani mattina presso il Comune di Sanremo.

“Noi chiediamo ai 40 comuni che fanno parte della società consortile Rivieracqua di fare fronte alle proprie responsabilità pagando quanto dovuto relativamente alle quote di esercizio – spiega Giampiero Garibaldi di Cigl Edili - Questo per fare si, come sindacati e rappresentanti dei lavoratori edili della provincia di Imperia, che non vadano in crisi le 20 aziende creditrici rispetto agli appalti ricevuti e ai lavori forniti a Rivieracqua”.

Non siamo contro nessuna azienda ma contro un sistema che non funziona – dice Luca Vosilla, Filca-Cisl – ossia le partecipate nella gestione della cosa pubblica che inficiano negativamente nelle economie delle 10 aziende edili con le loro maestranze che soffrono, con questi forti ritardi nel riconoscimento dei crediti alle aziende, le retribuzioni dei dipendenti”.

“Bisogna precisare che oltre 250 persone tra personale dipendente e non direttamente impiegato in Rivieracqua sta rischiando il posto di lavoro – aggiunge Marco DeAndreis di Feneal Uil – Questa situazione si aggiunge ad una crisi profonda del nostro settore e stiamo facendo il possibile affinché tutti si accorgano e decidano di prendere la situazione in mano e migliorare questa cosa che sta prendendo una piega pessima. Vogliamo che tutte le autorità se ne facciano carico”.

Inoltre domani mattina alle 9, in concomitanza con l’assemblea dei soci di Rivieracqua, le sigle sindacali saranno presenti a Sanremo con i lavoratori per chiedere la salvaguardia dei posti di lavoro e che i comuni partecipanti versino le quote.

Andrea Gavi

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