Con la sentenza del Tar che ha respinto il ricorso presentato da Skypoint sull’aggiudicazione alla Cosmos dei lavori per l’allestimento del planetario (Leggi QUI), il comune di Imperia può tirare un sospiro di sollievo e dare il via alla firma del contratto che avverrà entro una ventina di giorni.
Dopodiché la società si occuperà dei lavori nella cupola che si trova all’interno del museo navale a borgo Marina. L’auspicio è che il planetario, tra i più grandi e tra i più avanzati dal punto di vista tecnologico d’Italia, possa fare da traino proprio al museo navale, che, dal giorno della sua inaugurazione, ancora parziale – alcune parti sono tutt’oggi in via d’allestimento – registra dati non proprio incoraggianti dal punto di vista degli ingressi.
Una volta allestito, per la gestione dell’opera partirà una gara che potrebbe coinvolgere anche il museo oggi affidato in via temporanea alla coop sanremese Cmc, la stessa che sta gestendo, con fortune maggiori, il museo d’arte contemporanea di villa Faravelli.
Tra i più entusiasti della sentenza del Tar che dà di fatto il via libera ai lavori, l’Assessore alla Cultura Nicola Podestà, che, insieme all’ex dirigente Giuseppe Enrico, aveva rimesso in moto l’iter del finanziamento da 1 milione di euro bloccato dal 2009.
“Mi spiace solo che non potrò vederlo completato da Assessore”, commenta amaro Podestà a Sanremo News.
“La sentenza del Tar ci dà ragione, e quindi siamo estremamente soddisfatti – continua – A seguito di questa notizia ho parlato con l’ufficio legale, e stipuleremo a brevissimo il contratto. Dopodiché la ditta inizierà i lavori”.
Podestà rivela che il planetario sarà dedicato a un personaggio illustre di Imperia, ma non svela a chi. “Devo ancora proporlo, ma sarà un ricordo di un nostro importante concittadino”.
Sul ruolo che il planetario potrà giocare dal punto di vista culturale e turistico, l’Assessore non ha dubbi: “Sarà un punto di aggregazione per la cultura scientifica, ma non solo. Mi auguro che la prossima amministrazione vorrà utilizzare questo planetario come punto su cui focalizzare l’interesse di chi ama la scienza, ma anche la letteratura e l’arte. È uno strumento potentissimo”.
Sui tempi di realizzazione, pur rammaricandosi per non poter presenziare come Assessore all’inaugurazione, Podestà è ottimista: “Noi abbiamo posto un termine di cinque mesi dall’inizio delle operazioni; un termine più che ragionevole posto verificando i tempi che usualmente vengono utilizzati per realizzare i planetari, perché in fin dei conti è un’installazione, non una costruzione, la struttura c’è, esiste la cupola, esiste l’impianto di condizionamento dell’aria come quello elettrico. Per quest’estate, salvo imprevisti non penso ci saranno problemi”.