Così Maurizio Scandurra, critico musicale per Sanremonews.it, sulla vicenda che ha turbato e rotto la quiete di Sanremo 2018: “Mi domando come sia possibile che le rispettive case discografiche di Ermal Meta e Fabrizio Moro non abbiano attuato tutte le preventive cautele di legge e del caso per verificare l’effettiva e sana bontà del brano dei due succitati artisti. Fatto ancor più grave, se quanto si dice in giro si rivelasse realtà, in quanto gli autori delle canzoni in gara a Sanremo sono obbligati a firmare una attestazione scritta di verità, consegnata alla Rai, circa il lato inedito delle stesse, quando i big candidano le canzoni a Sanremo”.
“Se Moro e Meta verranno esclusi, resta un posto vacante che abbiamo tolto a gente molto più meritevole come, ad esempio, Gatto Panceri, che aveva un brano a dir poco straordinario che ho personalmente ascoltato. Lo stesso vale per Mariella Nava e la strabiliante accoppiata Dionne Warwick-Silvia Mezzanotte, due donne che, in fatto di voce e classe, hanno da insegnare a tutto il cast di Sanremo 2018. Se l’esclusione di Meta e Moro dovesse essere evitata con atti pseudo-riparatori, qualora invece fosse pienamente meritata, faremmo un gravissimo torto a quell’Italia che crede ancora nella buona fede, nella giustizia e nell’onestà”, conclude severo e schietto Maurizio Scandurra.