Lorenzo Baglioni, un cognome che non può passare inosservato in questo 68esimo Festival. Ma l'artista, star del web, qui a #Sanremo2018 proverà a lasciare un segno tra le Nuove Proposte per la sua lezione sul congiuntivo.
La canzone con cui si proporrà al grande pubblico, "Il congiuntivo", conta 2milioni di visualizzazioni su YouTube e ha attirato l'attenzione dell'Accademia della Crusca. E pensare che lui è laureato in matematica.
In conferenza stampa, al Roof, racconta la nascita del progetto di didattica in musica. Tutto nasce da una sfida, un gioco forse: "Perché non usiamo la musica per raccontare le cose didattiche, normalmente percepite come noiose? Il primo esperimento? Spiegare la regola del Teorema di Ruffini, noiosissimo, a suon di rap. La caricammo sul web e la cosa bellissima fu vedere la reazione dei ragazzi, che mi scrivevano che avevano preso 7, e professori che mi dicevano che la proiettavano in classe per gli studenti. Da qui, da questo esperimento, è nato "Bella Prof", un album che spazia dalla fisica del piano inclinato ai principi della termodinamica. 12 canzoni didattiche, tra cui "Il congiuntivo". Ora sono qui a Sanremo: la dimostrazione che le cose impossibili possono accadere".
Baglioni, toscano, figlio della terra che ha dato i natali alla lingua italiana, con questo brano prova a spiegare l'uso di un tempo verbale in crisi, addirittura a rischio scomparsa. Per il quale l'artista ha proposto una soluzione pop, attraverso una canzone provocatoria. "E' un modo per trovare nuove strade per la didattica", ha detto.
A marzo, su Sky1, anche un programma televisivo, dal titolo dell'album, "Bella prof". Un esperto proverà a spiegare degli argomenti di cultura e, se non sarà convincente, la risposta sarà a suon di musica, quella di Lorenzo Baglioni, appunto.
Tantissime domande per lui, alcune anche provocatorie: "Qual è il politico che parla peggio?". Per par condicio glissa. Ancora, la sua opinione su "petaloso", sulla parola ministra. E, da professore di scuola superiore, una domanda sul bullismo, sull'istruzione in generale. "Sono molto fiducioso, spesso commettiamo l'errore di sottostimare i giovani, così come gli artisti spesso sottovalutano il pubblico". Insomma, l'artista toscano incuriosisce la sala stampa, cosa che difficilmente capita con le Nuove Proposte. Che sia già un'investitura?