Attualità - 27 gennaio 2018, 14:55

Ventimiglia: le scuole Biancheri ricordano la Shoah, Nesci “E’ stato un momento molto emozionante e non retorico”

Il video è stato presentato dai ragazzi ai loro compagni di classe, attraverso rappresentazioni e testi personali, il frutto della loro ricerca. In rappresentanza dell’Amministrazione hanno partecipato il Presidente del Consiglio comunale Domenico De Leo e l’Assessore Vera Nesci.

Ventimiglia: le scuole Biancheri ricordano la Shoah, Nesci “E’ stato un momento molto emozionante e non retorico”

E’ stato presentato ieri alle Scuole Biancheri di Ventimiglia in occasione della Giornata della Memoria, il video dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado dal titolo ‘Piccoli storici e Grandi testimoni’.

“Liliana Segre, la neo senatrice a vita sopravvissuta al campo di stermino – spiega Il collaboratore vicario dell’Ist. Biancheri Prof. Teodoro Panetta - ricorda a tutti quanto sia importante compiere scelte consapevoli e non restare indifferenti di fronte a ogni tipo di sopruso e di ingiustizia. Indifferenza è la parola che risuona come un monito alle future generazioni e che colpisce quando si entra al Memoriale della Shoah di Milano.

È in questo luogo, da cui il 30 gennaio del 1944, dal Binario 21 della stazione Centrale è partita, insieme al padre e a tanti altri con destinazione Auschwitz, che i ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’I.C. 1 ‘Biancheri’ di Ventimiglia sono giunti dopo un viaggio di scoperta e di studio. ‘Piccoli storici e Grandi testimoni’ è il nome del progetto, che, per il terzo anno consecutivo, ha visto protagonisti 26 ragazzi e ragazze delle classi terze, coordinati dalle prof.sse Pozzi e Fusco.

Il video è stato presentato dai ragazzi ai loro compagni di classe, attraverso rappresentazioni e testi personali, il frutto della loro ricerca. In rappresentanza dell’Amministrazione hanno partecipato il Presidente del Consiglio comunale Domenico De Leo e l’Assessore Vera Nesci.

“E’ stato molto toccante - spiega quest’ultima - i ragazzi hanno saputo rappresentare quello che devono aver provato gli ebrei scardinati dalla loro vita. Hanno rappresentato molto i bambini di allora e hanno saputo farlo in modo non retorico. Ho apprezzato molto questo importantissimo lavoro.”

“Mai più silenzio, è stato questo l’invito che ho fatto ai ragazzi - spiega il Presidente De Leo - è importantissimo parlare e girare sempre alle generazioni successive il ricordo e la commemorazione di quanto successo per non cadere anche noi nell’indifferenza e nel dimenticatoio, cosa che non dovrà avvenire mai.”

Simona Della Croce

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