Poco meno di due mesi alle elezioni politiche del 4 marzo e, ovviamente, ‘lavori in corso’ per i partiti che si contenderanno i seggi previsti dal cosiddetto ‘Rosatellum’, anche nella nostra regione.
Saranno 3 i collegi uninominali previsti in Liguria: il numero 1 di Sanremo e Savona, il di Genova Campomorone e Genova Bargagli, ed il 3 di Genova, Chiavari e La Spezia. In più ci saranno 5 eletti con il proporzionale con un solo collegio regionale. Per quanto riguardsa la Camera dei Deputati, questa sarà divisa in 6 collegi uninominali, ma ci saranno anche 10 eletti con il proporzionale. Cinque di questi riguardano il Ponente, suddivisi in 3 collegi, tra cui quello tra Ventimiglia a Ceriale oltre a quelli da Borghetto ad Arenzano e da Arenzano a Genova Campomorone. Altri 5 sono previsti nel Levante.
In totale dalla nostra regione verranno eletti 16 deputati e 8 senatori. Tra questi i Deputati eletti con il maggioritario saranno 6 mentre quelli che arriveranno dal proporzionale sono 10. I Senatori, invece, verranno eletti in 3 dal maggioritario e 5 dal proporzionale.
5 anni fa, alle ultime politiche, dei 16 seggi della nostra regione, 9 andarono al Pd, 3 al Movimento 5 Stelle, due al Pdl, uno a Sel ed uno alla Lista Monti. Vennero eletti: Andrea Orlando, Anna Giacobbe, Mario Tullo, Lorenzo Basso, Raffaella Mariani, Marco Meloni, Mara Carocci, Luca Pastorino e Franco Vazio (nel Pd). Matteo Mantero, Sergio Battelli e Simone Valente per il M5S; Sandro Biasotti e Giorgio Lainati (Pdl), Roberta Oliaro per la Lista Monti. Al Senato arrivarono in 8 dalla nostra regione con Roberta Pinotti, Donatella Albano, Massimo Caleo, Paolo Paleotti Guerrieri e Vito Vattuone nel Pd, Cristina De Pietro (M5S), Augusto Minzolini (Pdl) e Maurizio Rossi (Lista Monti).
Con le liste che sono in via di definizione, chiaramente cresce l’attesa per scoprire cosa offrirà la Liguria alle prossime due camere. Partiti e coalizioni guardano con attenzione ai sondaggi e sono ovviamente tre gli schieramenti che dovrebbero dividersi le preferenze. Da una parte il Pd ed i partiti di centro-sinistra, che si contrapporrà al centro-destra riunito ed al Movimento 5 Stelle. Nelle ultime elezioni Amministrative il centro-destra ha guadagnato terreno e si è imposto, oltre che in Regione, anche in comuni storicamente comandati dalla sinistra. Il 4 marzo si avvicina… attendiamo.
Intanto anche le agenzie di scommesse si occupano di elezioni. Secondo l’agenzia Agipronews, a livello nazionale vincerà la coalizione di centro destra, con una quota di preferenze compresa tra il 34 e il 37%. Dopo le previsioni secche sull’esito delle prossime elezioni politiche (nelle quali il centro destra è favorito a 1,95, contro il 2,30 dei 5Stelle e il 2,75 del centro sinistra), i bookmaker vanno più nel dettaglio e indicano le percentuali di voto.
Gli ultimi sondaggi danno il centro destra in vantaggio, intorno al 36%, previsione condivisa dal bookmaker SoftBet24, secondo il quale l’eventualità più probabile, data a 1,60, è che lo schieramento guidato da Silvio Berlusconi si collocherà tra il 34 e il 37%. Salire sopra questa soglia, e arrivare entro il 39%, pagherebbe 2,50. Una vittoria schiacciante, con almeno il 46% dei voti, viaggia invece a 25 volte la scommessa.
Il Movimento 5 Stelle, che come da tradizione correrà da solo, si consolida invece come seconda forza politica del Paese, con un bacino elettorale previsto (la quota è 1,60) tra il 25,01 e il 27%. A 2,50 l’arrivo tra il 23,01 e il 25%, superare la soglia del 33%, invece, è un’opzione piazzata a 25,00. I quotisti, infine, confermano il possibile declino del PD e della coalizione di Matteo Renzi: si gioca a 1,60 un totale compreso tra il 23,01 e il 25%. Si sale a 3,30 per una quota tra il 25,01 e il 27%, mentre superare il 32% sarebbe un’impresa a 25,00.