Attualità - 27 novembre 2017, 11:23

Ventimiglia: per la giornata contro la violenza sulle donne a scuola la storia di Lucrezia di Dolceacqua

Quest’ anno le insegnanti della scuola dell'infanzia di Via al capo dell'Istituto Cavour n° 2 di Ventimiglia, diretto dalla Dott.ssa Antonella Costanza, hanno avvicinato i bambini ad un personaggio leggendario femminile che ha subito ingiustizia e violenza ovvero Lucrezia di Dolceacqua, assumendosi l’onere di raccontare una storia non a lieto fine.

Ventimiglia: per la giornata contro la violenza sulle donne a scuola la storia di Lucrezia di Dolceacqua

E’ stata celebrata sabato scorso la giornata internazionale contro la violenza sulle donne ed il femminicidio. Ogni anno si celebra per ricordare e sensibilizzare tutti su questo tema, per aiutare e far sentire meno sole le donne che hanno subito violenze non solo fisiche ma anche psicologiche.

Quest’ anno le insegnanti della scuola dell'infanzia di Via al capo dell'Istituto Cavour n° 2 di Ventimiglia, diretto dalla Dott.ssa Antonella Costanza, hanno avvicinato i bambini ad un personaggio leggendario femminile che ha subito ingiustizia e violenza ovvero Lucrezia di Dolceacqua, assumendosi l’onere di raccontare una storia non a lieto fine. Il percorso di avvicinamento al personaggio di Lucrezia, nell'ambito scolastico, è iniziato dal principio di Ottobre quando la scolaresca è stata condotta a visitare il Castello di Dolceacqua che, con le sue rovine e la sua storia, ha evocato nei piccoli immagini legate ai racconti in classe e che, nel corso dell'unità di apprendimento, si sono tradotte in fantasiosi racconti e disegni: il tutto è stato raccolto in un piccolo libro rilegato.

La giovinetta, catturata, per non soggiacere ali voleri del potente marchese, preferì lasciarsi morire di fame e di sete. I fatti narrati sono stati ovviamente romanzati ed edulcorati riducendo al minimo l'impatto emotivo che poteva scaturire dalla considerazione su un tema così ‘ruvido’ proprio perchè evoca una violenza crudele: l’attenzione dei piccoli è stata calamitata dal personaggio, vissuto come una martire, che ha combattuto per non subire violenza e per non cedere al sentimento puro che provava per il suo sposo. La risposta dei bambini è stata sorprendente e ben presto Lucrezia è diventata protagonista dei loro disegni liberi e dei loro discorsi addolciti anche dalla immagine del dolce che in occasione di quell'infausto evento le donne del paese decisero di creare a ricordo degli avvenimenti.

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