Economia - 28 settembre 2017, 09:45

L’olio DOP Riviera Ligure raccontato al mondo anglosassone con Fiona Sims grazie a “C’è pesto per te” di Luisa Puppo

Fiona sta scoprendo i sapori autentici di Liguria. Al suo attivo ha centinaia di articoli e pubblicazioni, sia per testate prestigiose come il Times di Londra, sia in forma di libri, come quelli dedicati alla cucina marittima o al vino.

L’olio DOP Riviera Ligure raccontato al mondo anglosassone con Fiona Sims grazie a “C’è pesto per te” di Luisa Puppo

Nella tarda mattinata del 25 settembre ultimo un gruppo di ricercatori gastronomici si inoltra nelle calde e pittoresche stanze della sciamadda genovese “Ostaja” di Via San Vincenzo. Nel caso, la nota giornalista e blogger gastronomica inglese Fiona Sims è accompagnata da Luisa Puppo in un percorso di turismo esperienziale denominato “C’è pesto per te”.

Fiona sta scoprendo i sapori autentici di Liguria. Al suo attivo ha centinaia di articoli e pubblicazioni, sia per testate prestigiose come il Times di Londra, sia in forma di libri, come quelli dedicati alla cucina marittima o al vino. Siamo a Genova e dai colori e dalla rutilante esperienza del Mercato Orientale, con la sapiente guida del professor Umberto Curti, si passa alla conoscenza diretta di una delle salse più note al mondo. Il pesto alla genovese. Fatto sul posto, al mortaio. Al pestello c’è Luca Spanedda di Pesto Eccellenza Ligure.

Ci sono gli ingredienti per il miglior pesto al mortaio possibile. E c’è ovviamente l’olio extravergine di oliva DOP Riviera Ligure. Luisa Puppo illustra storia ed ingredienti del pesto ligure al mortaio, uno per uno. L’olio extravergine DOP Riviera Ligure viene illustrato in ragione della certa provenienza territoriale, della garanzia posta dal Consorzio di Tutela e, infine, per le qualità organolettiche, mediante un veloce quanto incisivo corso di assaggio. Il quale conferma il carattere dell’olio: fruttato, dolce, ma ancora, a settembre, con finale piccante indice di polifenoli così importanti per la salute dell’organismo.

E quindi è il momento della preparazione del pesto al mortaio: dall’aglio di Vessalico presidio Slow Food, al sale di Cervia, ai pinoli di Pisa, al Basilico Genovese DOP, al Parmigiano Reggiano DOP, al Pecorino sardo DOP e infine all’olio DOP Riviera Ligure. Fiona si presta al gioco e lavora da par suo. E soprattutto non ci sono parole per descrivere l’esplosione di gusto per le papille dell’ospite. Semmai, si legge tutto nell’espressione della giornalista al momento dell’assaggio. Grandi ingredienti, con quattro prodotti DOP per una salsa a regola d’arte e una esperienza di liguritudine profonda.

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