Sopralluogo congiunto tra Regione, Provincia, sindaci e tecnici a Mendatica, colpita meno di un anno fa da una paleofrana da cui ancora oggi l’intera vallata fatica a riprendersi. L’Assessore Regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone ha voluto prendere visione diretta della situazione che a oggi vede numerosi abitanti, perlopiù di seconde case, impossibilitati a entrare nelle proprie abitazioni.
“Oggi – ha dichiarato l’Assessore – è un problema capire chi deve fare che cosa e come, soprattutto nei tempi più brevi possibili”.
"Dobbiamo consentire una prima viabilità contro isolamento. Abbiamo fatto approfondimento sulle soluzioni. Abbiamo aggiornato questa riunione al 4 ottobre. - ha spiegato Giampedrone nel pomeriggio - Il ripristino del transito sul Rio Bavera ci consentirebbe un intervento più completo. Se fosse compatibile anche l'ipotesi di Regione Piemonte (Una passerella alternativa ndr) si potrebbe portarle avanti entrambe".
Durante il sopralluogo è stata presa visione della nuova strada a monte, che impedirebbe l’isolamento di Monesi, progetto dell’Ing. Fulvio Fusini, per cui l’iter è già stato avviato dal Comune amministrato dal Sindaco Piero Pelassa.
“Con il Comune di Mendatica – ha detto Fusini – abbiamo studiato un tracciato a monte dell’abitato passando all’interno di quei pianori che si trovano sempre all’interno della frana, ma in zona un pochettino più lontana. Il progetto prevede due rampe, una di innesto lato Mendatica e una lato Monesi di Triora di raccordo. Il tracciato ha una lunghezza di circa 750 metri”.
“Speriamo di riuscire a fare l’appalto. – ha detto Pelassa – Abbiamo il progetto definitivo e abbiamo avviato le procedure con i proprietari dei terreni, poi ci sarà il Consiglio Comunale in cui verrà approvato questo progetto e la variante al piano regolatore. Dopodiché saranno acquisite le autorizzazioni, ottenute le quali si procederà alla gara d’appalto. I finanziamenti li abbiamo ottenuti grazie all’attenzione di Regione Liguria che ci ha finanziato il primo lotto per 500 mila euro, oltre al finanziamento subito dopo l’alluvione”.
“E’ difficile parlare di normalità – continua Pelassa – Fondamentale è la viabilità, che una volta ripristinata seppur provvisoria, è molto importante. Poi in base a quello che uscirà dai sondaggi si passerà alla progettazione futura per la mitigazione dei rischio di frana che purtroppo dipende sempre da quanto pioverà”.
Nel pomeriggio amministratori e tecnici si sono dati appuntamento nella sede del Comune di Ormea per un nuovo punto della situazione con i colleghi piemontesi.