Politica - 08 agosto 2017, 16:35

Taggia: la giurisprudenza 'salva' dall'incompatibilità il consigliere comunale Ernesta Pizzolla, nonostante la sua società abbia presentato ricorso contro il Comune

Un'anticipazione che arriva a poche ore dalla discussione della questione in consiglio comunale.

La giurisprudenza ‘salva’ il consigliere comunale Ernesta Pizzolla dal procedimento di incompatibilità. Questo è uno dei risvolti che emerge a poche ore dalla pubblica assise cittadina di Taggia dove si discuterà proprio di questo ‘caso’.

C’era stato molto clamore intorno alla vicenda. Lei, consigliere comunale di maggioranza e facente parte di una società, la Verdemare Snc, quest’ultima in causa davanti al TAR contro il Comune, per il bando di assegnazione delle spiagge libere attrezzate. E’ per questo che gli uffici avevano attivato la procedura di incompatibilità per Ernesta Pizzolla. Oggi a distanza di 20 giorni il quadro intorno al consigliere si fa più chiaro, mostrando una situazione meno problematica per l’amministrazione comunale di Mario Conio.

Secondo quanto analizzato dall’ufficio legale, sulla scorta di numerose sentenze, non si ravvisa l’incompatibilità perché chi ha presentato il ricorso non è direttamente il consigliere ma una società. Non viene considerato pregiudizievole il ruolo che Ernesta Pizzolla  (insieme a Katia Nepita ndr) ricopre nella Verdemare Snc.

Rimane da comprendere se questo sottile passaggio sia sufficiente a livello politico. Spetterà al sindaco valutare se la giurisprudenza possa mettere la parola fine sulla vicenda o se invece sia più opportuno che il consigliere di maggioranza si adoperi per chiudere i rapporti con la società privata che rappresenta. In fin dei conti c’è ancora un ricorso aperto dalla Verdemare SNC di Pizzolla e Nepita contro il Comune di Taggia.

A livello giudiziario, il TAR della Liguria si era espresso lo scorso 21 luglio rimandando la discussione a novembre. Un lasso di tempo lungo giustificato con un riconoscimento di sussistenza di alcuni aspetti da chiarire tra quelli sollevanti dalla società ricorrente ma non così gravi ed irreparabili da portare ad un annullamento del bando. Infatti, ad oggi le spiagge sono aperte e le società che si sono aggiudicate questi spazi fino al 2020 stanno procedendo ai lavori necessari a rispettare le richieste del documento di affidamento. 

Stefano Michero

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