Attualità - 04 agosto 2017, 15:10

Sanremo: un progetto per rivoluzionare l'area portuale, via Nino Bixio sotterranea e nuovi parcheggi (Foto e Video)

“L’idea – ci ha detto Walter Lagorio, patron dell’iniziativa - è partita quando venne pubblicata la notizia sullo sgombero del cantiere nel centro della Darsena. Abbiamo capito che questa Amministrazione voleva riprendersi il porto vecchio. Ci fu un incontro con il Sindaco e l’Assessore Menozzi, per capire se c’era un interesse al project financing’ e da lì partimmo.”

Un progetto per rivoluzionare completamente l’intera zona portuale di Sanremo, anzi, qualcosa in più. E’ questo il progetto della società ‘Porto di Sanremo Srl’, presentato con lo studio d’architettura Marco Calvi.

La nuova società è stata costituita appositamente dall’imprenditore Walter Lagorio con la ‘Cantieri degli Aregai’ mentre l’altro socio è la ‘Marina di Varazze che fa capo a Paolo Vitelli del gruppo Azimut. Si tratta di un progetto di fattibilità tecnico-economica per la riqualificazione dell’area compresa tra la diga foranea e la zona ‘sportiva’ (Canottieri e Yacht Club), compresa via Nino Bixio.

Il progetto è stato presentato in comune che, successivamente dovrà preparare un bando al quale potranno partecipare anche altre società. Quindi, quella che presenterà l’offerta migliore potrà partire con la costruzione. L’idea della ‘Porto di Sanremo Srl’ è una ristrutturazione totale dell’area portuale, con la risistemazione delle imbarcazioni, riservando i posti per i pescatori (che non pagheranno lo stazionamento), per le società di pesca sportiva, le associazioni, lo Yacht Club e la Canottieri. Il progetto riguarda ovviamente tutta la zona dei ‘baretti’ ed è proprio quella la più interessata al rinnovamento. L’area di corso Nazario Sauro, da corso Mombello al sottopasso Croce Rossa, sarà interamente pedonale e verrà allargata alla attuale via Nino Bixio che, tra via Gioberti e il San Francesco diventerà sotterranea.

In questo modo il centro della città sarà collegato direttamente con il porto e, soprattutto, le zone a maggior afflusso turistico come piazza Bresca, via Gaudio e piazza Sardi diventeranno una ‘terrazza’ sull’approdo. C’è poi nel progetto la ristrutturazione totale della diga foranea, la ridistribuzione degli attuali posti barca ed anche un ‘passaggio’ tra l’inizio del molo con Pian di Nave, sempre in tema di valorizzazione della zona pedona. Per quanto riguarda via Nino Bixio sotterranea, la rampa d’ingresso partirà dall’incrocio con corso Mombello per andare sotto terra all’altezza di via Gioberti. Nel progetto anche 110 posti auto sotterranei, che serviranno ovviamente per i turisti che arrivano nella zona.

L’ipotesi di concessione è intorno a 60/70 anni ed il costo del progetto è di 400mila euro per perizie idrogeologiche, idrauliche, relazioni architettoniche ed urbanistiche, studi del moto ondoso ed ispezioni dei fondali. E’ stata fatta un’analisi preventiva sulle barche che sostano con una analisi di razionalizzazione del bacino intero. Utilizzando meglio la superficie totale, infatti, si potrà passare da 380 a 470 posti barca, di dimensioni rilevanti. L’opera prevede un investimento di 41,8 milioni di euro e, circa 20, sono di opere pubbliche che non producono reddito per il costruttore. Tra questi: 6 milioni per la totale messa in sicurezza e ristrutturazione della diga foranea e la modifica della viabilità di via Nino Bixio, con l’interramento di circa 350 metri della via (un intervento reso possibile dai lavori che sono stati eseguiti negli ultimi anni sul San Romolo e sul San Francesco).

Con la zona dei ‘baretti’ che sarà interamente pedonale, vicino a Santa Tecla verrà costruito un mercato del pesce che verrà consegnato al Comune. “L’idea – ci ha detto Walter Lagorio, patron dell’iniziativa - è partita quando venne pubblicata la notizia sullo sgombero del cantiere nel centro della Darsena. Abbiamo capito che questa Amministrazione voleva riprendersi il porto vecchio. Ci fu un incontro con il Sindaco e l’Assessore Menozzi, per capire se c’era un interesse al project financing’ e da lì partimmo.”

I pescatori professionisti non avranno oneri: “Noi crediamo -. Ha proseguito Lagorio - che il porto di Sanremo potrebbe avere le caratteristiche di Saint Tropez e le barche da pesca devono stare a fianco degli yacht più cari. Basta che stiano a proprio agio in zone distinte. Avranno più spazio di oggi con spazi tecnici per i magazzini, la manovrabilità dei mezzi per caricare il pesce e stiamo immaginando ad uno spazio per un ristorantino dove consumare il loro pesce”. I pescatori verranno tutti radunati a metà della darsena.

Quando potremo vedere i lavori terminati? Nella più ottimistica delle previsioni in 4 anni, tenuto conto che ce ne vorrà uno per l’assegnazione del bando ed almeno 3 per i lavori. Di questi: un anno e mezzo serviranno per la diga ed il rinascimento, con il dragaggio e la sistemazione della banchina (verrà svolto a zone per poter spostare le barche). La parte a terra verrà divisa in due lotti, da circa un anno e mezzo l’uno. Per i baretti si pensa a disagi (chiusura) per un’estate ed un paio di inverni, ma con una previsione di qualità che non avrebbe eguali.

L’inaugurazione potrebbe essere fissata per il 2021, per un progetto che rispetta totalmente le indicazioni del Puc. Per quanto riguarda l’utilizzo della zona ‘baretti’, il progetto è orientato verso l’affitto, con prezzi che saranno riferiti alle tariffe ufficiali e quindi non elevatissimi.

Carlo Alessi

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