“Per giudicare questa situazione qua bisogna viverla”. A dirlo è Simone Piccolo, Presidente di Confcommercio Ventimiglia, che interviene così su quanto avvenuto ieri nella stazione ferroviaria della città di confine. “Dopo tre anni – continua Simone Piccolo - i poliziotti non fanno più il loro lavoro, sembrano le balie di questi migranti, è normale che uno possa prendere la pazienza. Queste persone vanno educate al rispetto delle forze dell'ordine che rappresentano lo Stato, inoltre credo sia necessario anche iniziare ad individuare i 'no borders' che si permettono di girare e diffondere filmati di questo tipo.”
Il Presidente di Confcommercio, pur non giustificando l'agente, punta l'attenzione sulla situazione di esasperazione in cui la città vive da ormai tre anni: “Forse non hanno capito – continua - che ci sono persone mai state razziste, che lo stanno diventando e che questa situazione non la sopportano più, la misura ormai è colma. Io non voglio difendere un comportamento che va oltre le righe, ma cerchiamo di capire il contesto. I poliziotti sono quelli che permettono di mantenere un minimo di ordine pubblico a Ventimiglia, tanti stanno facendo più di quello che è il loro lavoro, bisogna trovarsi in certe situazioni.”
Anche Patrizia Taricco, Presidente di Confesercenti, tiene ad esprimere la sua solidarietà nei confronti dell'agente di Polizia: “Massimo rispetto alle forze dell'ordine, sono essenziali per la città.”
Della stessa opinione anche alcuni esponenti dell'opposizione del Comune di Ventimiglia: “Bisognerebbe vedere le cose nella loro totalità – commenta il consigliere Giovanni Ballestra - dall'inizio alla fine. Al di là delle parole del poliziotto, credo che questa città sia al limite del collasso nervoso. Chi fa un mestiere come il loro, vive tutto il giorno sulla strada in situazioni al limite. Non capisco come ci possa essere questa visione secondo la quale chi indossa una divisa e rappresenta lo Stato, quindi tutti noi, possa essere oltraggiato. Non vedo come ci si possa permettere di far quel che si vuole. Quando una persona che veste una divisa ci invita a fare un qualcosa lo dobbiamo fare, poi se abbiamo delle giustificazioni, le esporremo nelle sedi opportune, ma se continuiamo a screditare chi dovrebbe garantire la sicurezza allora non andremo che verso l'anarchia. Se focalizziamo la nostra attenzione su questo episodio, allora i nostri orizzonti sono corti, questa città ha ben altri problemi.”
Dalla parte dell'agente di Polizia anche il consigliere d'opposizione Roberto Nazzari: “Sono solidale con il poliziotto – spiega - non voglio entrare nel merito, ma credo che nel momento in cui un agente indica a qualcuno di uscire, questo debba essere rispettato. Occorre anche vedere da quanto durava questa cosa, probabilmente ha perso la pazienza, ma se gli ha detto di allontanarsi, allora doveva farlo.”