Politica - 17 luglio 2017, 22:47

Futuro del Polo Universitario imperiese: il pensiero del partito della Sinistra Italiana

“Abbiamo anche noi la convinzione che, in una città e provincia sempre più povere e abbandonate a se stesse culturalmente e socialmente, il Polo Universitario debba continuare ad esistere ad Imperia".

Futuro del Polo Universitario imperiese: il pensiero del partito della Sinistra Italiana

“Abbiamo assistito in questo ultimo periodo ad un susseguirsi di articoli e servizi sulla necessità di una nuova governance per il Polo Universitario. Non è questo un tema tecnico ma prettamente politico perchè riguarda direttamente il futuro che vogliamo immaginare per l'università del ponente ligure”.

Interviene in questo modo il partito della Sinistra Italiana, sul tema. “Abbiamo anche noi la convinzione che, in una città e provincia sempre più povere e abbandonate a se stesse culturalmente e socialmente, il Polo Universitario debba continuare ad esistere ad Imperia. Riteniamo anzi che debba essere rilanciato fortemente, data la fondamentale funzione sociale e culturale che riveste sul territorio. Un ruolo che  non solo deve essere garantito e salvaguardato, ma decisamente rafforzato. In questo senso non vogliamo che la discussione sulla governance del Polo  diventi una passerella politica in vista delle elezioni amministrative del 2018, come al contrario è evidente che sta avvenendo. Scelte pubbliche con una rilevanza sociale e culturale di questa portata non possono essere asservite ai soliti criteri di clientelismo che contraddistinguono una certa politica imperiese: prima di parlare di un ingresso della Regione nella società di gestione vogliamo che sia valutata e ricercata ogni possibilità per un partenariato più diretto della SPU con il socio Università di Genova, che sicuramente garantirebbe una gestione dei fondi maggiormente mirata alla didattica e alla ricerca, e meno asservita alla politica di turno”.

“Siamo dunque convinti – termina Sinistra Italiana - della necessità dì un ingresso più diretto dell'Università nella SPU. Chiediamo che questa possibilità venga verificata dalla Amministrazione provinciale in maniera stringente e concreta nei tempi più rapidi. Riteniamo comunque che la Provincia e il consiglio stesso di amministrazione della SPU siano decisamente in ritardo nel compiere  l'operazione di rilancio di cui tanto si parla: il necessario rinnovamento gestionale andava fatto in tempi utili per l’avvio del prossimo anno accademico 2017/2018, le cui iscrizioni stanno ormai per aprirsi senza nessuna chiarezza gestionale e senza che ,di conseguenza, alcuna azione promozionale di portata rilevante sia stata fatta sul territorio”.

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