Politica - 24 giugno 2017, 17:28

Nizza: via libera ella tassa di soggiorno anche sugli affitti degli alloggi, con finalità turistica, da parte dei privati

A deliberarlo il Consiglio Municipale. L'assessore al turismo Rudy Salles: "E’ una forma di giustizia così da mettere sul medesimo piano quanti svolgono attività di hotel o di affittacamere in modo professionale e i privati che mettono a disposizione propri alloggi”

Nizza: via libera ella tassa di soggiorno anche sugli affitti degli alloggi, con finalità turistica, da parte dei privati

Il Consiglio Municipale di Nizza ha dato via libera definitiva all’applicazione della tassa di soggiorno anche sugli affitti degli alloggi, con finalità turistica, da parte dei privati.

D’ora in poi quanti intendono affittare studio ed appartamenti anche per pochi giorni soltanto, a turisti, dovranno versare al comune una quota che varia dai 30 ai 40 centesimi a notte a persona.

Per poterlo fare dovranno registrarsi presso gli uffici municipali ed acquisire un codice personale di 13 caratteri da utilizzare sia nei versamenti, sia nelle forme pubblicitarie, la maggior parte delle quali avviene attraverso siti internet specializzati.

“E’ una forma di giustizia, ha spiegato in consiglio municipale Rudy Salles, assessore al turismo di Nizza, così da mettere sul medesimo piano quanti svolgono attività di hotel o di affittacamere in modo professionale e i privati che mettono a disposizione propri alloggi”.

Il gettito annuo è stimato in un milione di euro: una cifra di tutto rilievo.

A difendere la proposta, approvata a maggioranza dal Consiglio Municipale, è stato lo stesso Sindaco Christian Estrosi il quale ha pure ricordato come “la città stia sostenendo un grosso sforzo per la riqualificazione della Plaine du Var mediante anche l’insediamento di quattro hotel. A questi imprenditori occorre dare la garanzia di investire in un luogo che comprende i loro sforzi e che agisce per evitare sistemi di elusione fiscale”.

In ogni caso il nuovo sistema entra in vigore: è da immaginare che, dai prossimi giorni, saranno in molti ad attivarsi per acquisire il codice a 13 caratteri, anche perché le sanzioni sono rilevanti.

Con l’evasione fiscale, almeno al di qua delle Alpi, non si scherza affatto.

Beppe Tassone

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