Attualità - 09 giugno 2017, 16:02

Badalucco: dopo un anno è rinato il sentiero che da San Nicolò porta alla Madonna della Neve, L'INAUGURAZIONE

Tutto questo è stato possibile grazie ai 'Cugini dei sentieri' che hanno lavorato nell'ultimo anno per rendere agibile il percorso.

Badalucco: dopo un anno è rinato il sentiero che da San Nicolò porta alla Madonna della Neve, L'INAUGURAZIONE

Metti che vuoi fare una camminata. Bella. Di tre ore. Facile o quasi. Fino ad uno dei santuari del cuore delle genti della Valle Argentina. In mezzo al verde e alle più rare e belle orchidee selvatiche d’Europa. Con la colonna sonora del vento fresco e debole tra le fronde e di capinere, merli e pettirossi. Alla riscoperta di tracce antiche dell’economia contadina ligure. A pochi chilometri dal mare.

Da domani mattina tutto questo sarà possibile da Badalucco. Grazie al volontariato di un gruppo di giovani e meno giovani locali. I Cugini dei sentieri. Si tratta di un’Associazione di Promozione Sociale, che fa capo all’insegnante Gianfranco Bianchi ed a un direttivo di quattro soli membri. Con ottanta tesserati-volontari. E il sostegno di tutti gli imprenditori del paese e dell’Amministrazione comunale.

Spiega ogni cosa, al termine di una giornata di lavori per sistemare le ultime cose, Franco Bianchi, artigiano, esperto di storia locale, con la passione per la riscoperta e la tutela della flora dell’avi fauna locali e della macrofotografia.

“Dopo un anno di lavoro, tutto volontario, siamo riusciti a restaurare e rendere percorribile, un antico sentiero che dalla chiesa di San Nicolò, che domina l’abitato di Badalucco arriva fino alla Madonna della neve, a circa 780 metri di altitudine. Quindi si ritorna a Badalucco attraverso un altro percorso analogo quasi parallelo. Da questa conformazione viene il nome: Anello della Madonna della Neve. Si tratta di un percorso di poco più di cinque chilometri, con un dislivello tra il punto di partenza e quello mediano di cinquecento metri. Tutto tra fasce con piccoli dislivelli. Senza pericoli. A passo normale ci vogliono circa tre ore di cammino per farlo tutto”

Come avverrà l’inaugurazione? “Sabato mattina alle otto ci siamo dati tutti appuntamento nella piazza del duomo a Badalucco. Ci saranno una rappresentanza dell’amministrazione comunale con il sindaco Walter Bestagno, il parroco Don Antonio Robu e speriamo tante tante persone desiderose di camminare fino al Santuario della Madonna della Neve, dove, al termine della Messa, prevista per le 10e 45, ci sarà un ricco buffet con cose locali. Il punto di partenza del sentiero 117 è l’oratorio di San Nicolò, che domina l’abitato e che si raggiunge facilmente attraverso i carrugi del paese”

Perché sentiero 117? “Noi abbiamo voluto fare non una cosa sporadica, ma qualcosa di sistemico. Cioè il recupero dell’Anello della Madonna della Neve, è avvenuto nel quadro delle direttive della Regione Liguria per il sistema dei sentieri regionali, compresi nella Rete Escursionistica Ligure. Il nostro sentiero è quindi un percorso assistito con indicazioni puntuali che guidano l’escursionista fino alla meta. Inoltre sono stati collocati due grandi cartelloni, uno nel centro di Badalucco e l’altro alla Madonna della Neve che descrivono tutto il percorso, con approfondimenti di natura culturale e paesaggistica. In più il sentiero 117 si va ad intersecare con il Sentiero Balcone Mediterraneo che già fa parte del REL. Ovviamente siamo solo all’inizio, ma il nostro impegno è quello di mantenere sempre agibile, pulito, conforme agli standard del REL il percorso”

Come farete, con quali forze e quali risorse economiche? “Tutto è basato sul volontariato e sul coinvolgimento di risorse locali. Per questa fase iniziale abbiamo speso poco più di duemila euro. Sono stati utilizzati per le spese vive, comprensive di manifesti e migliaia di depliants in lingua italiana ed inglese. I pieghevoli che verranno distribuiti dappertutto dovrebbero incentivare il turismo escursionistico dei locali e dei numerosi ospiti che stanno arrivando a Badalucco , grazie al forte incremento dell’attività ricettiva. Inoltre la reclamizzazione di questo percorso dovrebbe attirare un flusso turistico dalle vicine zone costiere. I finanziamenti derivano in massima parte dalle elargizioni degli imprenditori piccoli e grandi di Badalucco. Non uno si è tirato indietro. Ora però vogliamo allargare l’iniziativa sotto il piano culturale e ricreativo. Nel prossimo anno scolastico chiederemo agli insegnanti di aiutarci nel far comprendere ai più giovani l’importanza del recupero degli antichi sentieri. Intanto ogni “Cugino dei sentieri” avrà da curare una piccola porzione del cammino, secondo un preciso organigramma.”

Nei vostri piani ci sono altri sentieri da riportare in vita? “Stiamo pensando ad un progetto molto più ampio che prevede il recupero della mulattiera che da Badalucco, conduce a Pietrabruna. Si tratta di un percorso di circa 20 km, che veniva utilizzato in epoche remote dai nostri avi per il commercio dei prodotti locali, a dorso di mulo. Prima che venisse realizzata la strada provinciale di fondo valle. E’ comunque ovvio che dovendo attraversare il territorio di altri quattro comuni dovremo rivolgerci ad altre amministrazioni locali ed a gruppi di volontariato analoghi al nostro”.

Carlo Michero

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