In un gremito teatro del Casino il magistrato Giancarlo Caselli,che ha scritto una delle pagine più coraggiose della storia sulla cultura della legalità nel nostro paese, ha letteralmente ipnotizzato una platea di oltre trecento studenti dell’istituto alberghiero, agrario e professionale per i servizi commerciali di Arma di Taggia- Sanremo
La lectio magistralis, coinvolgente già dall’incipit “Non fidatevi di me” dall’evidente sapore di invito alla costruzione di una personale coscienza critica, si è sviluppata lungo un canovaccio coinvolgente che ha preso genesi dallo storytelling dell’esperienza nella procura di Palermo, dopo l’assassinio dei giudici Falcone e Borsellino. La lezione appassionata, che non ha celato il senso di dedizione profonda al servizio del bene comune, ha toccato svariati temi: dalla riflessione sul valore, anche economico della legalità, alla fotografia delle varie forme di infiltrazione criminale nel settore agroalimentare. Sullo stimolo del dialogo con i ragazzi sono state prospettate le varie soluzioni di contrasto al business dei “sapori fuori legge”: dalla legge di riforma sui reati agroalimentari alle “etichette narranti”, alla filiera corta, alla necessità di un progresso culturale nella concezione del cibo che piuttosto che una merce di scambio deve essere considerato un bene comune.
Importante per il successo dell’evento il contributo del giornalista Claudio Porchia, che insieme alla prof.ssa Barbara Antenucci ha curato l’organizzazione dei lavori.