Il consiglio comunale di Sanremo, nella seconda parte della seduta, ha approvato la modifica al regolamento comunale per la disciplina del tributo comunale sui rifiuti (TARI) illustrata dall’assessore al bilancio Giuseppe Di Meco. L’assise ha anche approvato un emendamento presentato dai consiglieri Faraldi, Robaldo e Prevosto che consente di pagare la TARI in maniera più diluita. “Lo scorso anno erano previste due scadenze – ha detto Giuseppe Faraldi di Sanremo al Centro - quest’anno il regolamento prevederà un minimo di tre rate con cadenza almeno mensile (gennaio, febbraio e marzo). Si tratta di un aiuto con una programmazione più ampia. Nel futuro ci potrà essere una ulteriore diluizione o calendarizzazione”.
L’emendamento ha ricevuto il voto favorevole anche dai gruppi di minoranza, che poi si sono dichiarati contraria all’intera pratica. “Questo emendamento è positivo ma giunge dopo anni di lacrime e sangue per i contribuenti” ha commentato Luca Lombardi di Fratelli d’Italia.
Approvato anche l’ultimo punto all’ordine del giorno, relativo al piano finanziario e alle tariffe TARI per l’anno 2017. “E’ una tassa che deve coprire il costo totale del servizio, quindi non c’è discrezionalità da parte del Comune – ha ricordato l’assessore Giuseppe Di Meco – Il costo è aumentato perché il servizio pota a porta è più caro, anche per le necessità di start up avuto da Amaie Energia. Sono però costi non ripetibili che quindi nei prossimi anni non si riprodurranno più. Se la raccolta differenziata verrà fatta bene, si avrà la possibilità di rivendere questi prodotti ed ottenerne quindi dei ricavi per diminuire il costo del servizio. Confrontandoci con altri Comuni abbiamo poi rilevato come noi siamo quelli che facciamo pagare di più la quota a banche e grandi strutture, e di meno a piccoli negozi”.
“E’ come andare al ristorante, mangiare male, stare mele e pagare caro – ha detto Simone Baggioli di Forza Italia – Il risultato è che quel ristorante viene cancellato dai nostri preferiti. A Sanremo abbiamo inevitabilmente la TARI, e quindi l’unica soluzione è quella di condividere un percorso per trovare una soluzione comune per evitare i ritorni pesantissimi di questa tassa. E’ assurdo che le nostre piccole attività paghino l’80% della tassa rispetto a banche e grandi supermercati che non lasciano niente sul territorio. I colossi pagano 13 euro a metro quadrato, mentre i piccoli 25,9. Bisogna rivedere queste tariffazioni”
Luca Lombardi di Fratelli d’Italia, nell’annunciare la mancata partecipazione al voto, ha sollevato anche problemi formali legati al mancato rispetto dei tempi per l’analisi della pratica e alla mancanza di dati necessari.
Francesca Antonelli, di Sanremo Attiva, ha anche annunciato alcune problematiche per i cassonetti in alcune zone della città come per esempio in Via Frantoi Canai “Sono poi d’accordo ch ci sia disparità di tariffe tra le piccole e le grandi realtà commerciali” ha detto.
“In altre realtà dove si adotta il porta a porta non ci sono ulteriori costi come invece sta avvenendo a Sanremo – ha detto Paola Arrigoni del Movimento 5 Stelle – Nel regolamento TARI l’Amministrazione non si era nemmeno accorta della mancanza della dilazione dei pagamenti, tanto che è stato presentato un emendamento. In questa maggioranza c’è tanta improvvisazione”. Poi un accenno ad una precedente discussione sul biodigestore “Siamo questa sera venuti a conoscenza ch siano state chieste delle modifiche al progetto – ha detto – ma chi vi ha conferito il mandato ?”.
Infine il presidente del consiglio comunale Alessandro Il Grande ha voluto ringraziare i consiglieri e gli assessori per aver partecipato alla discussione seppur in una condizione non ottimale per i problemi di illuminazione dell’aula.