Eventi - 07 marzo 2017, 08:54

Sanremo: le proposte della Fipe per rendere il Festival sempre più 'sanremese'

DopoFestival in città e fine delle trasmissioni anticipata sono solo due delle idee in vista della nuova convenzione Rai-Comune

Sanremo: le proposte della Fipe per rendere il Festival sempre più 'sanremese'

Come migliorare il Festival e renderlo più 'sanremese'.
È questo l'obiettivo che si è dato il Consiglio direttivo della FIPE, il sindacato che rappresenta l'importante tessuto imprenditoriale del turismo e in particolare della ristorazione, pubblici esercizi e intrattenimento nelle più varie forme, sindacato emanazione di Confcommercio.
A distanza di qualche settimana dal 67° Festival della canzone italiana e in vista della prossima convenzione Rai-Comune di Sanremo, si è deciso di fare il punto e, ascoltati molto associati, di proporre i correttivi e le migliorie necessarie a 'riportare' maggiormente in città e negli esercizi dei sanremesi il clima festivaliero.

Dicono dalla Fipe: “Rallegrandosi certamente per l'ottimo risultato mediatico avuto dal successo della direzione artistica e conduzione di Carlo Conti, si è evidenziato infatti un considerevole calo del “movimento” nel centro città e dei relativi incassi”.

I motivi di questo decremento, che va assolutamente fermato, sono diversi - dichiara il presidente Fipe della provincia di Imperia Enrico Calvi - e per questo vogliamo indicarli pubblicamente al sindaco e all'amministrazione. Il DopoFestival va assolutamente riportato in centro città, nella location migliore che il Comune possa scegliere, ma in centro città. Ciò consentirebbe di far girare artisti e addetti ai lavori nel cuore sanremese e non nella landa notturna deserta di Villa Ormond. Siamo certi che la Rai troverà una soluzione televisiva altrettanto adeguata. Il Festival possibilmente dovrebbe terminare parecchio prima. Gli orari tremendi di quest'anno hanno infatti scoraggiato fortemente pubblico e addetti ai lavori a frequentare i ristoranti e locali aperti con tanto sacrificio e orari incredibili per il dopo spettacolo . E hanno anche sottratto quel fascino della "caccia all'artista" che ha sempre caratterizzato l'evento. Come già fatto in passato l'Amministrazione non deve concedere assolutamente alcuna deroga per la somministrazione di cibo e bevande a nessuno, tantomeno a società esterne che non operano a Sanremo ma di prediligere imprese locali della zona. Ciò vale ancor più per le numerose location che sorgono per la manifestazione e che richiamano addetti ai lavori, media, sponsor e gente, togliendo , se lasciate in deregulation, spazio e ossigeno vitale all'economia cittadina. In questa ottica dovrà anche essere pensato il bando per l'affidamento del Palafiori. Selezionare eventuali richieste di manifestazioni collaterali che possano solo apportare delle ricadute positive sulla città. L'ipotesi di eventi di basso profilo non solo non aiutano ma impoveriscono l'immagine del Festival e possono anche penalizzare altre attività commerciali come quelle dell'abbigliamento. Infine ci corre l'obbligo di sottolineare che solo a Sanremo operano più di 500 imprese del settore che danno lavoro a quasi 3000 persone. Senza contare l'enorme indotto delle aziende fornitrici di food & beverage e di servizi. Questo comparto, quindi, dovrebbe essere tenuto in grande considerazione, senza particolari agevolazioni ma neppure con evidenti penalizzazioni”.

Riteniamo assolutamente fattibili le proposte da noi inoltrate - concludono dalla Fipe - e confidiamo nella sensibilità e attenzione ai suoi concittadini, imprenditori e dipendenti da parte dell'Amministrazione comunale”.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU