Eventi - 06 marzo 2017, 09:01

Ventimiglia: mentre a Sanremo c'è attesa per il 'Corso fiorito', la città di confine sogna la 'Battaglia'

Purtroppo al confine, da ormai due anni si parla quasi esclusivamente del problema migranti mentre la città avrebbe bisogno di ‘evadere’ ed avere un’affluenza turistica degna di nota.

Ventimiglia: mentre a Sanremo c'è attesa per il 'Corso fiorito', la città di confine sogna la 'Battaglia'

Ad una settimana dal ‘Corso fiorito’ di Sanremo, dove cresce l’attesa per uno degli eventi più importanti sul piano della promozione e delle presenze turistiche in città, a pochi chilometri di distanza sono in molti a lamentare il fatto che, quest’anno non ci sarà la ‘Battaglia di fiori’ della città di confine.

Un appuntamento dalla forte tradizione che, anche negli ultimi anni aveva visto un grande successo di partecipanti. Uno dei sostenitori della ‘Battaglia’ è Marco Damele, noto imprenditore agricolo del ponente ligure che chiede: “Non facciamo morire un sogno, un ideale che ha permesso a Ventimiglia di essere conosciuta nel mondo. I fiori, come è accaduto anche per Sanremo, sono stati la fortuna per un rilancio ed una forma di promozione senza precedenti. Se muore la battaglia e la trasformiamo in un ricordo perderemo certamente un pezzo di storia e di tradizione; senza tradizione non potrà mai esistere la memoria e cultura del territorio per le nuove generazioni. Se Bordighera la conosciamo come ‘Città delle palme’, pochi sanno che Ventimiglia è 0Città dei fiori’. Ventimiglia – evidenzia Damele. era il maggior centro floricolo d'Italia e il suo mercato, un'attrazione turistica conosciuta anche in Europa. Uno dei punti fondamentali dell'importanza della Floricoltura era la ‘Biennale di floricoltura’, i corsi fioriti (antenati delle moderne Battaglie di fiori) e dal 1873 , il collegamento ferroviario con Genova che ha favorito un rapido trasporto delle merci e dei fiori in particolare”.

Ora i maestri carristi della città di confine sono costretti a ‘prestare’ la loro opera in altri contesti, ma chiaramente Ventimiglia avrebbe bisogno di una manifestazione così importante. Purtroppo al confine, da ormai due anni si parla quasi esclusivamente del problema migranti mentre la città avrebbe bisogno di ‘evadere’ ed avere un’affluenza turistica degna di nota. Le casse comunali, come tutte quelle degli enti pubblici, non sono certo particolarmente ‘ricche’ e, quindi, risulta difficile riuscire a mettere mano al portafogli ed organizzare manifestazioni come la ‘Battaglia’. Resta solo da augurarsi che possa ritornare a breve, per il bene di Ventimiglia e del suo turismo.

Carlo Alessi

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