“Chiunque sa che le posizioni della classifica Sanremese non contano: Lucio Battisti, Adriano Celentano, Lucio Dalla, Vasco Rossi, sono esempi di artisti e di canzoni straordinarie rimaste nella storia per essere state escluse o essere finite tra i fanalini di coda dei meccanismi di votazione. Malgrado questa consapevolezza, ieri sera vedere escludere Gigi D’Alessio, Al Bano, Ron e Giusy Ferreri per lasciare in gara artisti senza passato (e in particolare senza futuro) ha lasciato – giustamente -un sorriso amaro. Ma questo è un festival dai molti vincitori e ne parleremo domenica nell’editoriale finale”
Questa sera prendiamo atto dei giochi Sanremesi, fino a qui. Le splendide protagoniste femminili di questa edizione, Fiorella Mannoia e Paola Turci, contenderanno stasera il podio a Fabrizio Moro e Marco Masini, tutti insidiati da un bravo Ermal Meta che ha saputo imporsi come rivelazione di quest’anno. Con possibili sorprese.
Con “Ora mai” Il bravo ( commerciale e Defilippiano) Lele vince sul piacevole e ricercato brano di Maldestro. La sua “Canzone per Federica” riceve dal sottoscritto – con “Che sia benedetta” di Fiorella Mannoia- il premio per i migliori testi in gara.
Come abbiamo detto è davvero un festival dai molti vincitori e vi dirò perché, ma voglio anticipare il mio pensiero su uno dei grandi protagonisti di questa edizione: Gigi D’Alessi.
Questa sera ci ha regalato una bellissima interpretazione della sua “La prima Stella”: una canzone di grande intensità, dalla complessa struttura armonica, una delle armonie più belle di questo festival e probabilmente di molti festival degli ultimi anni. Un testo preciso, diretto, intelligente che non cerca di ingraziarsi nessun ascoltatore ma semplicemente concretizzare, dare corpo, ad un pensiero vero, dedicato ad una persona importante che non c’è piu.
Con la grandezza di chi non ha niente da dover dimostrare e con la consapevolezza che le parole che arrivano dall’anima, in questa cinica e ipocrita era in cui viviamo, sono le più difficili da raccontare. E ognuno ha il diritto di raccontarle come sa fare, in un modo che magari non rientrerà nei gusti di tutti ma che merita -se non ammirazione- almeno incondizionato rispetto. Grazie maestro per aver messo, controcorrente, davanti a tutto il cuore.