Marco Masini si presenta per l'ultima conferenza in sala Lucio Dalla al Palafiori di Sanremo. In gara con il brano "Spostato di un secondo", il cantautore toscano ha provato a spiegare il significato di questo brano: "Questo pezzo racconta quel frame utopico in cui il tempo si ferma. Quel momento tutti farebbero la cosa più umana del mondo, ovvero innamorarsi."
E del suo legame con le sue vecchie canzoni Masini ha detto: "Non posso essere sempre lo stesso. Anche volendolo non posso rimanere ancora ad una realtà di 28 anni fa. Tutti noi viviamo un processo di evoluzione. La vita comincia sempre oggi. Ho raccontato gli anni ’90 per come erano, come anni crudi. Viviamo ancora in periodi bui, ma abbiamo disagi diversi. Le canzoni restano, anche se i tempi cambiano. Il Masini che ricordo con più allegria è il momento delle grandi difficoltà, quello senza vittimismo. 'L’uomo volante' la considero una tappa della mia vita dove pensavo che se io ho fiducia in me stesso, riesco a trasmetterla anche agli altri. ”
E sulla cover di “Signor Tenente” che lo ha portato sul podio nella serata delle cover ha specificato: "L’ho scelta per l’amicizia che mi lega a Giorgio Faletti. In passato abbiamo collaborato. Sono riuscito in quei tempi a sbirciare le sue prove e ho notato un coraggio incredibile, anche nei momenti di più grande indecisione. Durante l’interpretazione di giovedì ho cercato di ispirarmi a lui, ma senza replicarlo. E’ stato magico. In quel momento Giorgio mi è stato accanto.“
Masini ha poi parlato delle tante collaborazioni di questo pezzo presentato al Festival di Sanremo 2017, tra cui il genovese Zibba: “Con lui è stato amore a prima vista. Nonostante siamo molti diversi, siamo perfetti insieme. In questo mio lavoro mi sono confrontato con tanti musicisti e autori lontani dalla mia musica. Oltre a Zibba anche con il bassista dei Subsonica e tantissimi altri.”