In occasione della serata finale della 67ª edizione del Festival della Canzone italiana, che si terrà al Teatro Ariston, lo storico matuziano Andrea Gandolfo ricorda una manifestazione antesignana, che si tenne a Viareggio nel 1948 e nel 1949, e che fu una sorta di primo festival della canzone, che però non avrebbe avuto seguito.
Il Festival di Sanremo ebbe anche un precedente che però non ebbe seguito in Versilia, e precisamente a Viareggio, dove, subito dopo la guerra, nel corso della stagione estiva, suonavano le più note orchestre da ballo. Alberto Sargentini, presidente del Comitato Festeggiamenti, che organizzava il Carnevale cittadino, intendeva vivacizzare la stagione e decise così di rivolgersi ad Aldo Valleroni, autore di canzoni e giornalista, e a Sergio Bernardini, poi divenuto celebre per essere stato l’animatore della “Bussola”. Nella primavera del 1948 si pensò quindi seriamente di organizzare nella cittadina versiliana un festival della canzone italiana, tanto che Sargentini stanziò un contributo di centomila lire e Bernardini ne aggiunse altre cinquantamila. Venne contattato l’editore romano Silvio Da Rovere e si prese immediatamente in considerazione l’ipotesi di trasmettere la manifestazione alla radio, prendendo contatto con il professor Aldo Angelini, direttore della sede Rai di Firenze. Fu così che nell’estate del 1948 il dancing “La Capannina”, gestito dallo stesso Bernardini, bandì il “1° Concorso nazionale della canzone italiana” sotto l’egida del Comitato festeggiamenti. La prima edizione del Festival si tenne la sera del 25 agosto 1948 presso il dancing “La Capannina” lungo i pini del Marco Polo di Viareggio con l’accompagnamento dell’orchestra diretta dal maestro Francesco Ferrari e dei suoi cantanti Narciso Parigi, Brenda Gjoi e Silvano Lalli, presentati da Amerigo Gomez, il più noto radiocronista del tempo.
Nel corso della serata, trasmessa da Radio Firenze (la sede Rai toscana), furono presentate le dieci canzoni giunte in finale, selezionate fra le numerose pervenute alla giuria; vinse Serenata al primo amore, di Giannantonio Moschini. La manifestazione fu replicata anche l’anno successivo con maggiori investimenti. Il 25 agosto 1949 si svolse la seconda edizione con la partecipazione di cantanti di discreta fama e vinse Gastone Parigi con Il topo di campagna, una samba dal ritmo molto acceso. Parigi, cantante e trombettista, era la stella dell’orchestra di Giulio Gabbiani, formazione che suonava sempre a “La Capannina”. Il topo di campagna riscosse un enorme successo alla radio grazie anche alla versione di Francesco Ferrari e a quella del Quartetto Star.
Nel 1950 la manifestazione non si tenne più: le condizioni meteorologiche particolarmente avverse avevano penalizzato il Carnevale di Viareggio, autentica manifestazione di punta della città, e il Comune si era visto costretto a tagliare alcune spese, tra cui quelle per il festival della canzone. Così, nonostante gli sforzi di Sergio Bernardini, che non poteva sostenere da solo i costi della manifestazione, la terza edizione della rassegna canora saltò definitivamente, ma l’idea di un festival della canzone italiana si sarebbe concretizzata, l’anno dopo, a Sanremo.