Ermal Meta si presenta in Sala Lucio Dalla all’indomani dell’incoronazione con il primo posto nella serata delle cover con una straordinaria interpretazione di 'Amara terra mia' di Domenico Modugno.
“Il modo di raccontare di Modugno è sempre stato magnifico. Non molti sanno che il primo ad aver vinto un Grammy è stato proprio lui. Molti percepiscono amaro il sapore della propria terra in questo periodo perché siamo tutti viaggiatori, tutti migranti”
Durante la conferenza ha spiegato il significato del brano in gara “Vietato Morire”: “Non ho mai pensato di andare nelle scuole ad insegnare a non essere violenti. Questa canzone non parla di violenza, parla di disobbedienza.” – ha detto Ermal Meta – “La disobbedienza è un martello molto forte per annientare i pregiudizi. Per scrivere una canzone non ho un metodo. Sono un disobbedente da sempre. Cerco sempre di scrivere da ispirato, non riesco a farlo in altro modo. Il mondo è pieno di parole inutili, non c’è bisogno di aggiungerne altre.”
E sull’importanza di portare sul palco delle storie: “Le storie sono come dei fiori, bisogna saper estirpare le radici per saperle assaporare.” - Mentre sul futuro – “A Eurovision parteciperei ‘di brutto’. Non so se farò un concerto a Sanremo, probabilmente sì. Il tour partirà il 7 maggio all’Alcatraz, ma mi piacerebbe salire sul palco del Primo Maggio”.
Il cantante di origini albanesi ha anche parlato di cinema: “Il cinema è una grande passione, nonostante non sia un grande esperto. Amo le storie e le colonne sonore. Sulle storie mi piace immaginarmi delle colonne sonore. Adoro Ozpetek"