Attualità - 29 novembre 2016, 07:35

Cambio al vertice del Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile, il Vescovo affida l'incarico a don Claudio Luigi Fasulo

Il vice parroco della concattedrale di San Siro a Sanremo, prende il posto di don Alessandro Ghersi. Al suo fianco tre stretti collaboratori.

Don Claudio Luigi Fasulo

Don Claudio Luigi Fasulo

Cambio al vertice del Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile. Lo scorso 4 novembre il Vescovo della diocesi di Ventimiglia Sanremo, Antonio Suetta, ha affidato l'incarico di coordinamento a don Claudio Luigi Fasulo.

Il vice parroco della concattedrale di San Siro a Sanremo, prende il posto di don Alessandro Ghersi. Una nomina importante per don Claudio, 40enne, ordinato sacerdote da due anni, con studi teologici di pastorale giovanile. Sono infatti proprio i giovani al centro di questo servizio, volto ad esprimere la cura educativa che la comunità cristiana locale ha nei confronti di preadolescenti (11-14 anni), adolescenti (14-18anni) e giovani (18-35 anni).

"L'obiettivo è quella di accogliere gli orientamenti pastorali della Chiesa Italiana in materia giovanile e di tradurli sul territorio della Chiesa di Ventimiglia Sanremo - spiega Don Claudio - cercando di aiutare e sostenere le parrocchie, le associazioni, i movimenti e i gruppi che insistono sul territorio, progettando e vivendo una proposta pastorale per il mondo giovanile".

Per fare questo, Don Claudio, si avvarrà di tre stretti collaboratori dislocati nei vari vicariati della diocesi: don Binu Parrokkaran a Ventimiglia, Padre Cristian Kryvakivski ofm a Bordighera e don Michele Rosa da Silva a Taggia. I sacerdoti responsabili saranno affiancati da un responsabile giovanile laico. Oltre a queste persone, non mancherà la rappresentanza delle realtà associative ecclesiali che vivono l'ambito giovanile nella Diocesi di Ventimiglia Sanremo, come Azione Cattolica, Agesci, Salesiani, Tlc ecc.

"Certamente i giovani sono una sfida importante per la chiesa di oggi in quanto sono coloro che prioritariamente sono chiamati a vivere e trasmettere i valori del cristianesimo e del Vangelo - conclude don Claudio - si tratta di porre i giovani non più come futuro della Chiesa ma come protagonisti attivi del presente. In linea con le parole di Papa Francesco, pronunciate al capitolo generale dei Salesiani il 31 marzo 2014: <Il cammino di fede si innesta in quello di crescita e il Vangelo arricchisce anche la maturazione umana. Occorre preparare i giovani a lavorare nella società secondo lo spirito del Vangelo, come operatori di giustizia e di pace e a vivere da protagonisti nella Chiesa>".

Silvia iuliano

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