Politica - 09 novembre 2016, 14:45

Immigrazione: Regione Liguria, Vicepresidente Viale a Roma per commissione speciale conferenza delle Regioni

“Governo è peggior nemico di Ventimiglia: il Comune simbolo internazionale dell’accoglienza escluso anche dai bonus per premialità dei richiedenti asilo”

Sonia Viale

Sonia Viale

“Il decreto legge sul finanziamento di ‘esigenze indifferibili’ presentato dal governo stanzia 600 milioni di euro, di cui 100 milioni delle casse statali per il 2016, come misure urgenti a favore dei Comuni in materia di accoglienza, ma si prevedono premialità solo per i Comuni dove sono presenti  cittadini che abbiano fatto richiesta dello status di rifugiato o di richiedente asilo e quindi rientrino nel sistema Sprar. Oltre a essere premialità da poche centinaia di euro – 500 una tantum per ogni richiedente asilo -, è ancor più grave il fatto che ne saranno comunque esclusi tutti quei Comuni che ospitano massicci numeri di immigrati che hanno rifiutato l’identificazione. Ventimiglia ne è l’esempio eclatante: questo governo quindi dimostra di essere il peggior nemico proprio del Comune simbolo a livello internazionale dell’accoglienza visto che Ventimiglia non potrà neppure fruire di bonus di rilievo a fronte di un carico enorme sul proprio territorio”. Lo ha dichiarato la vicepresidente e assessore regionale all’Immigrazione Sonia Viale al termine della commissione speciale immigrazione della Conferenza Stato Regioni, che si è svolta questa mattina a Roma su richiesta della vicepresidente della Regione Liguria e delle colleghe di Regione Lombardia Simona Bordonali e della Regione Veneto Manuela Lazzarin.

“Nel decreto legge – ha aggiunto la vicepresidente Viale – non si tiene in alcuna considerazione della richiesta formale, presentata al governo, solo poche settimane fa, in maniera unanime dalle Regioni sull’esclusione delle zone di confine, quindi anche della provincia di Imperia, dall'accoglienza dei presunti profughi, tenendo conto delle particolari condizioni di queste aree”. Tra i punti affrontati oggi in Commissione anche i controlli igienico sanitari alle strutture di accoglienza. “Abbiamo lanciato l’allarme – spiega la vicepresidente Viale – visto che, allo stato attuale, si potrebbe autorizzare l’ospitalità anche in edifici privi dei requisiti igienico sanitari di base. Dato che il numero dei presunti profughi oggi nel nostro Paese ha superato quota 160 mila e che la loro permanenza spesso si protrae nel tempo, riteniamo che debbano essere affrontati con urgenza eventuali rischi per la salute e l’igiene pubblica”.

C.S.

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