Politica - 07 ottobre 2016, 17:51

Imperia: "Possibile" contro la distribuzione dei farmaci salvavita nelle farmacie private. Il dibattito di ieri sera in Biblioteca

Ieri sera alla Biblioteca Civica Lagorio il partito ha incontrato la cittadinanza per spiegare le conseguenze della scelta approvata dalla giunta Toti

Imperia: "Possibile" contro la distribuzione dei farmaci salvavita nelle farmacie private. Il dibattito di ieri sera in Biblioteca

“Possibile” contro l’accordo tra Federfarma e la Regione Liguria sulla distribuzione dei farmaci salvavita nelle farmacie private, anziché, come avveniva finora presso l’Asl 1 imperiese.

Ieri sera alla Biblioteca Civica Lagorio il partito ha incontrato la cittadinanza per spiegare le conseguenze della scelta approvata dalla giunta Toti.

“Vogliamo portare a conoscenza la cittadinanza di questo nuovo accordo tra la giunta Toti e Federfarma – ha detto il co portavoce del comitato Felice Cascione di Imperia Massimiliano Pirrello - per la consegna e la distribuzione dei farmaci cosiddetti salvavita presso le farmacie private e non più presso quelle dell’ospedale, come avveniva nell’Asl 1 imperiese, cosa che a oggi ha portato a un risparmio di quasi dieci milioni, tre milioni solo nell’ultimo anno, perché, anche se veniva fatta la consegna a domicilio, non si raggiungeva il costo che viene dato alla farmacia privata per la distribuzione del farmaco.

Una delle principali scuse con cui vogliono utilizzare questa normativa è il fatto che le farmacie private sono anche le più capillarmente diffuse, cosa che non ha molto senso perché questa tipologia di malati fanno avanti e indietro dall’ospedale proprio per la loro situazione, per cui non vi è un gran risparmio e minor danno al malato”.



L'intervento di Gian Franco Grosso

A fare da contraltare, il presidente provinciale di Federfarma Elvio Barla, che difende l’accordo raggiunto in Regione.

“E’ un accordo innovativo per quel che riguarda la provincia di Imperia perché per certi versi rimette in gioco le farmacie presenti sul territorio. Fino a oggi, l’Asl provvide a distribuire direttamente, presso le sue strutture, oppure facendo la consegna domiciliare a un certo numero di pazienti, questi farmaci. Oggi la Giunta Toti ha ritenuto di cambiare il sistema e di far ritornare alle farmacie, come avviene in altre parti d’Italia, questi farmaci a un compenso preciso, chiaro, sotto un controllo totale, assoluto, perché il numero delle confezioni andrà inviato al Ministero. Riteniamo che si possano ottenere dei risparmi attraverso un sistema che prevede una consegna per un periodo breve”.


Francesco Li Noce

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