Alessandro Condò di Destra Sanremo, traccia la storia della funivia Sanremo - Monte Bignone, definendone il ripristino “pura utopia”, ma auspicando un controllo sulla struttura e sui relativi piloni, che attraversano zone abitate.
“Da Wikipedia, l'enciclopedia libera: La funivia Sanremo-Monte Bignone era una teleferica situata nel Comune di Sanremo, che collegava il centro cittadino con il monte Bignone (la vetta più alta del Comune). Aveva due fermate intermedie: la prima presso il campo da golf, in località San Giacomo, e la seconda nella frazione di San Romolo, poco distante dal prato. Attiva dal 1936 al 1981, fu uno dei principali impianti funiviari italiani, conosciuto anche a livello mondiale grazie ai record di cui ha potuto godere per molto tempo: con i suoi 7645 metri era la funivia più lunga del mondo, e nell'ultima tratta vi era una campata sospesa tra due piloni di ben 1742 metri, anch'essa al tempo la più lunga del mondo. Il progetto presentava soluzioni tecniche innovative, tanto che ha costituito la base per futuri impianti in Nord Europa e Stati Uniti d'America. Penso che questo estratto non abbia bisogno di ulteriori commenti” riporta Alessandro Condò.
Condò nel riportare l'attenzione sulla funivia, si concentra non tanto sul rispristino della struttura, quanto su un eventuale controllo “Ciò che invece ci lascia sconfortati e che ci rattrista e' il fatto che un'opera come questa non sia più funzionante e versi in stato di totale abbandono dal 1981. Noi, come penso molti cittadini, ci chiediamo: Perchè? Ma soprattutto, visto che un ripristino sembra essere pura utopia, ci domandiamo se in questi 35 anni ci sia stato qualcuno che si sia preso la briga di fare dei controlli di sicurezza sui primi piloni che, com'è noto, sono tutti situati in mezzo ai palazzi”.
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