Il Gruppo consiliare “Uniti per Pieve di Teco”, composto da Renzo Brunengo e Alberto Molinari, si esprime su due assunzioni avvenute di recente nel Comune, che definiscono “molto speciali”.
In particolare il gruppo contesterebbe le modalità e i tempi delle assunzioni, dove l'elenco dei candidati ammessi alla selezione, sarebbe stato pubblicato a seguito delle assunzioni: “Le modalità con cui si è proceduto alle due assunzioni, a tempo determinato, nel Comune di Pieve di Teco hanno generato molte contestazioni. Ci rendiamo conto che anche noi, in qualità di consiglieri, rispondiamo di fronte all’opinione pubblica, e proprio per questo chiariamo la nostra posizione. La pubblicazione del BANDO, del cosiddetto Cantiere-Lavoro, di cui alla Legge Regionale 30, con il modulo per fare la domanda di partecipazione, la data entro cui presentare le domande (l'11 agosto) ed il giorno in cui si sarebbero svolte le prove di selezione (sempre 11 agosto), avvenuta dal 16 al 30 agosto a bando scaduto, ha fatto arrabbiare molti. Anche l’elenco dei candidati AMMESSI alla selezione è stato pubblicato il 6 settembre, dopo le assunzioni. Lasciando tutti di stucco ed increduli”.
Il Gruppo prende le distanze da quanto successo, avendo appreso delle assunzioni dopo aver visto i neo dipendenti in comune: “Molti pievesi interessati ed anche non pievesi, si sono a noi rivolti per avere spiegazioni. Diversi lo hanno fatto con accesi toni di rimprovero: anche voi siete consiglieri comunali....! Precisiamo subito che con questa storia non abbiamo nulla a che fare. Abbiamo saputo delle assunzioni solo quando abbiamo visto i nuovi dipendenti in Comune. Sapevamo solo che doveva uscire il bando per avere letto la delibera di Giunta di richiesta di autorizzazione alla Provincia. Nulla di più. Ma dov’è la trasparenza a questo punto !? Solo tre hanno partecipato alla selezione. Il Bando non è stato reso pubblico con manifesti, come era scritto nella delibera, e neppure è stato messo un avviso pubblico nella bacheca comunale”.
I consiglieri denunciano quindi una condizione che definiscono "personalistica": “E’ legittimo agire in questo modo?Mai il Sindaco ci ha parlato di voler assumere, né in consiglio comunale, né in modo informale. Nulla da eccepire nei confronti degli assunti che sono persone rispettabilissime ma, questo fatto, gravissimo, conferma ancora una volta il perdurare di una gestione personalistica del Comune che denunciamo”.