Politica - 03 agosto 2016, 18:39

La crisi c'è ancora ma il secondo trimestre 2016 segna un saldo attivo per le imprese, calano i fallimenti nell'imperiese

A Imperia il commercio ha perso 15 imprese ma hanno guadagnato le costruzioni (+19), i servizi alle imprese (+13) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (+10).

La crisi c'è ancora ma il secondo trimestre 2016 segna un saldo attivo per le imprese, calano i fallimenti nell'imperiese

Il secondo trimestre 2016 registra un saldo attivo: in Liguria le nuove imprese iscritte hanno superato le chiusure di 117 unità (2.462 contro 2.345). Ma va peggio rispetto al passato. Fra aprile e giugno del 2015 il saldo era di 693 imprese, 743 nel 2014 e 425 nel 2013: la crisi si fa sentire ancora.

L'analisi di Unioncamere Liguria presenta un quadro difficile: il tasso di crescita è stabile allo 0,5%, ma c'è stata una nuova impennata delle chiusure: +31,6% e una lieve contrazione delle aperture (0,5%). Il commercio è il settore che vive la crisi più pesante con un saldo negativo di 181 imprese, 155 solo a Genova, seguito da trasporti (-70) e attività produttive (-65). Crescono i servizi alle imprese (+34) e agricoltura (+14). Migliora la situazione per le aziende ‘rosa’. Le aperture hanno superato le chiusure di 83 unità. Soltanto Genova ha perso 13 imprese, mentre Imperia, La Spezia e Savona hanno registrato un aumento. Per le imprese giovanili il saldo sale a +487 e per le straniere a +242.

“La crisi c'è ancora e non ci sono segnali significativi su un'inversione di tendenza. Finchè non ripartono i consumi la situazione non cambia, e siamo ancora lontanissimi". Lo ha detto Paolo Odone, presidente della Camera di commercio di Genova sui dati. A Genova il tasso è negativo, con la perdita di 293 imprese, ma solo se si considerano le cessazioni d'ufficio, al netto invece le nuove aperture superano le chiusure di 416 unità. Crescono anche Savona con 131 imprese in più, Imperia (146) e La Spezia (133). A Imperia il commercio ha perso 15 imprese ma hanno guadagnato le costruzioni (+19), i servizi alle imprese (+13) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (+10).

Le procedure di fallimento in Liguria sono diminuite del 18,8% nel secondo trimestre del 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015. Secondo i dati elaborati da Unioncamere Liguria, commercio e costruzioni risultano i settori più colpiti rispettivamente con 21 (-12,5%) e 17 (+6,3%) procedure aperte. A livello provinciale Imperia ha segnato il 50% in meno passando da 6 a 3.

Redazione

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