Politica - 02 agosto 2016, 10:02

Sanremo: Maurizio Caridi "Se non si rinuncia ai 'privilegi' sono pronto a dimettermi dalla Sinfonica"

"Senza necessari fondi e senza ulteriori sacrifici da parte di ognuno, la situazione gravosa favorirebbe, alla fine, solo chi non vuole la sopravvivenza, né lo sviluppo della Sinfonica di Sanremo e di tante elevate professionalità”.

Sanremo: Maurizio Caridi "Se non si rinuncia ai 'privilegi' sono pronto a dimettermi dalla Sinfonica"

Maurizio Caridi, presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo, non le manda a dire ed è pronto a dimettersi dal suo incarico. Sul piatto, come ormai da diverso tempo, la situazione finanziaria della stessa Fondazione.

“La criticità è principalmente nell'assenza di fondi adeguati – ha detto Caridi - e di gran sacrificio da parte di tutti. Io stesso sto lavorando da oltre un anno con vera dedizione, grande sforzo e con un impegno che mi occupa quotidianamente, che svolgo cercando di trovare ogni singola opportunità di salvezza e di sviluppo, come la prestigiosa Fondazione merita. Non è mia volontà personale procedere ad alcun licenziamento, tutt'altro, ma un'analisi oggettiva di ciò che sarà necessario e impossibile evitare se non vi fossero fondi, è stata fatta conti alla mano e se non si rinuncia a dei privilegi, non a dei diritti saranno inevitabili licenziamenti o, peggio, la chiusura”.

Parole molto chiare quelle di Caridi, dirette ai dipendenti della Sinfonica ed alla città intera, chiamata insieme alla parte pubblica, ad intervenire per conservare il patrimonio dell’orchestra. “Dopo questo intenso lavoro e il massimo impegno di noi tutti – ha proseguito Caridi - qualora non fosse confermato l'accordo con le forze sindacali, fondamentale per l'attivazione del FIS, mi dimetterò da Presidente. Senza necessari fondi e senza ulteriori sacrifici da parte di ognuno, la situazione gravosa favorirebbe, alla fine, solo chi non vuole la sopravvivenza, né lo sviluppo della Sinfonica di Sanremo e di tante elevate professionalità”.

Nonostante la grave situazione, il presidente della Sinfonica è però ancora possibilista sul suo futuro: “Conto nella sensibilità di tutti nel capire quanto importante e delicato sia questo momento, non solo per i singoli, ma pro futuro. Auspico il meglio per la nostra città e per la Fondazione tutta”.

Carlo Alessi

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