Abbandonare il mondo frenetico per aprire un agriturismo in Valle Argentina. Non è una pazzia. E' la storia coraggiosa di una coppia di Badalucco che ha voluto realizzare un sogno, credendo nel territorio. I protagonisti sono Barbara Cardone e Daniele Laigueglia, fondatori dell'azienda agricola, B&B e ristorante 'Il Poggio di Marò' a Badalucco.
Due anni fa, questa coppia, ha deciso di trasformare una seconda casa di famiglia in una realtà aziendale. Un progetto ambizioso, nato dal desiderio di Daniele e dedicato al papà Mario (Maro'). Una scommessa accettata con entusiasmo da Barbara, 40enne originaria di Ospedaletti, che ha così detto addio ai ritmi della vita cittadina e al posto da segretaria per seguire il cuore e dedicarsi al progetto. Un cambiamento radicale costato sacrifici e impegno che oggi, a distanza di oltre un anno dall'apertura, ha già regalato grandi soddisfazioni alla coppia di Badalucco.
"Dovevamo decidere cosa fare di quella seconda casa di famiglia, se venderla o ristrutturarla. Ma era un posto pieno di ricordi e di fronte all'entusiasmo di Daniele e alla bellezza del posto ho detto "Va bene, facciamo l'agriturismo" - racconta Barbara - certo da sola non l'avrei mai immaginato tutto questo, ma ho accettato per la tranquillità, perché ci piace mangiare genuino, amiamo la natura e la compagnia. Entrambe le nostre famiglie hanno sempre avuto campagne. Volevamo condividere tutto questo e farne un lavoro".
Il piccolo agriturismo ha aperto i battenti il 1 maggio 2015. Da allora, molti turisti, specie del Nord Europa ma anche italiani e francesi, hanno potuto apprezzare la gentilezza di questa coppia, la bellezza del posto, incorniciando l'esperienza di una vacanza o di una cena con ottimi giudizi su social e portali dedicati. Ma dietro ad un grande risultato c'è sempre un gran lavoro, soprattutto se il frutto arriva dalla terra ed è figlio della determinazione.
"La parte più difficile di questo progetto è stata quella burocratica - ammette Barbara - aprire un agriturismo non è così facile. Al di là dei contributi che possono in parte arrivare, bisogna partire con la consapevolezza di basarsi sulle proprie forze e con tempistiche non definite".
Ma oltre all'aspetto economico, è il lavoro quotidiano che non ha prezzo. Così come Daniele, Barbara si reca tutti i giorni in campagna a raccogliere i prodotti da portare in tavola ai clienti o da vendere nei mercatini agricoli del martedì e venerdì ad Arma di Taggia. Oltre a questo, gestisce le camere del B&b, accoglie i clienti e prepara squisite pietanze per il ristorante dell'agriturismo. Il tutto ovviamente secondo la filosofia del chilometro zero.
"Lavoriamo a stretto contatto con le aziende della Valle dalle quali compriamo formaggi, yogurt o carni. Noi produciamo l'olio, le olive, le verdure, le conserve e le confetture - conferma Barbara - cerchiamo sempre di far conoscere le ricchezze e le varietà di questa Valle, il lavoro dei suoi artigiani, troppo spesso invisibili".
Un fare sistema utile al singolo e all'intero entroterra, mai abbastanza valorizzato. "Mi sono trasferita a Badalucco nel 2009, prima di allora non conoscevo la Valle. Ho imparato ad apprezzare questa terra e ne sono entusiasta - aggiunge - c'è la voglia da parte di chi ha le attività di far conoscere alla gente quello che offre, è fondamentale per tutti attirare il turismo in vallata".
Insomma c'è ancora tanto da fare, ma per realtà come la Valle Argentina, l'impegno e la determinazione di giovani come Barbara e Daniele rappresentano una grande ricchezza da sostenere. Una scelta in controtendenza di una coppia che ha scommesso sul territorio, lavora la terra e offre la genuinità della vita.
"Cosa mi auguro? Di poter realizzare in maniera completa quello per cui abbiamo lavorato, raggiungere una certa stabilità - conclude Barbara - Vorrei che rimanesse sempre vivo questo spirito di collaborazione, di entusiasmo e che tutto questo possa essere trasmesso a chi decide di venire qui, in Valle Argentina".