“Il campo abusivo alla foce del fiume Roya allestito dai migranti dopo l'ordinanza di sgombero da via Tenda con l'immancabile aiuto dei No Borders, che hanno di nuovo manifestato la loro intolleranza aggredendo un giornalista e insultando un sacerdote della chiesa di San Pietro, si sta poco alla volta sfollando in quanto è scesa in campo la Diocesi che ha deciso di accogliere i migranti e i "presunti profughi"nei seminari locali”.
E’ questo il commento di Alternativa Tricolore in relazione allo sgombero di oggi a Ventimiglia. “Riteniamo un atto dovuto non tanto politico – prosegue - ma, forse, umanitario considerato il determinismo di chi dirige, discutibilmente o meno, il ‘Soglio di Pietro’. Una soluzione che certo non risolve il problema immigratorio a Ventimiglia in quanto il Ministro Alfano ha dichiarato l'arrivo di altri migranti dalla Sicilia alla Liguria per cui anche questa estate c'è da aspettarsi un nuovo allarme sociale. Pur essendo lontani ‘anni luce’ dall'ideologia politica del sindaco autosospesosi dal Pd di Ventimiglia non possiamo però rinunciare a concedergli il riconoscimento finalmente di decisionismo e di coraggio di fronte a una situazione critica e allarmante che gli extracomunitari avevano creato in città e lungo il confine italo-francese e per questo non possiamo accettare le accuse strumentali a lui mosse da parte dei vertici del Comitato per gli immigrati e contro ogni forma di discriminazione locale. Il Sindaco di Ventimiglia è stato abbandonato dai suoi stessi ‘compagni’ che fanno parte del Governo Renzi e dal suo Ministro degli Interni Alfano e ha dovuto da solo fronteggiare l'emergenza e sopportare la ‘passerella pubblicitaria’ di Alfano che fortunatamente ha imposto la chiusura del centro di accoglienza nei locali e di fronte alla stazione ferroviaria”.
“Riteniamo – termina Alternativa Tricolore - che se non viene rivista la politica sull'immigrazione voluta fortemente dalla Ue per attuare il famoso "piano Kalergi"e sostenuta dal governo tecnico non suffragato dalla volontà popolare in quanto non eletto e dai partiti della sinistra radicale l'Italia la Liguria dovranno abdicare alla propria sovranità e accettare ad essere trasformata in un meticciato etnico e culturale”.