Don Antonio Robu, parroco di Badalucco, ci ha inviato un suo pensiero in ricordo del Vescovo Giacomo Barabino:
“Sono il penultimo dei sacerdoti ordinati da Mons Giacomo Barabino, infatti l'ultimo è Mons. Andrea Francia che ha fatto gli studi a Roma, e poi il 7 luglio del 2002 venne ordinato da lui. Nella mente e nel cuore vi è un susseguirsi di ricordi , memorie e tanta riconoscenza verso un uomo, un pastore, un Vescovo e soprattutto un Padre. Mi ha accolto nel 1995 nel Seminario di Bordighera e poi nel 2000 mi ha ordinato diacono il 7 dicembre, giorno caro alla Chiesa perché vigilia dell'Immacolata, giorno caro a lui perché nel 1989 venne nominato come vescovo di Ventimiglia San Remo, giorno caro a me che da quel momento sono diventato parte di questa Chiesa locale ; poi sempre il 7 dicembre del 2001 mi ha ordinato sacerdote nella Basilica Concattedrale di San Siro in Sanremo. Oggi soffermandomi a lungo nella cappella del Seminario dove vi si trova il feretro col suo corpo mortale per la venerazione dei fedeli ho avuto momenti di profonda commozione guardandolo e baciando quelle mani che 15 anni fa si posero sulla mia testa; quanti ricordi divenuti ora preghiera, quanta gratitudine verso il padre del mio ministero sacerdotale e sicuramente anche lacrime che dal cuore partono come quando si perde un padre".
"Nel 2000 quando venne a mancare il mio padre naturale mi sentii dire ‘non temere Antonio ti starò vicino, cercherò di sostituire come posso il tuo papà’ e ciò è stato finchè le forze fisiche gli hanno permesso. Grazie padre Vescovo per quello che sei significato per me e grazie perché con il status di ‘fortiter et suaviter’, ossia dolce e soave hai saputo segnare il mio cammino e anche aiutarmi a riprenderlo più speditamente nel servizio ai fratelli. Rendo lode al Signore per aver avuto la fortuna di averlo come padre, guida e pastore e prego il Signore che dal cielo continui a pregare e intercedere per me, per noi 14 che ci ha ordinati ministri dell'altare, per le vocazioni che tanto gli stavano al cuore, per la nostra Chiesa diocesana e per le sue necessità materiali e spirituali. In morte di un Vescovo, del vescovo della tua ordinazione senti come una parte di te viene meno, come sicuramente lo è per un Vescovo quando partecipa del Sacro Ordine un battezzato che entra ancora di più nella sua vita".
"Desidero partecipare questi sentimenti semplici, spontanei portando nel cuore il ricordo di tanti incontri personali, colloqui di discernimento o semplici momenti di svago. Io sacerdote, noi sacerdoti accompagniamo tanti nostri fedeli nel trapasso e siamo vicini ai familiari che piangono la dipartita dei loro cari e ora che mi unisco ai nostri sacerdoti, ai nostri fedeli il dono delle lacrime viene senza chiederlo perché seppur confermati dalla certezza nella beata risurrezione umanamente senti quel vuoto che lascia una persona assai significativa per la mia , per la nostra vita di fede. La mitezza, la tenerezza e la misericordia specificate dal viso sereno di Mons. Giacomo Barabino rimarranno a lungo nella mente e soprattutto nel cuore di coloro che lo hanno conosciuto. In attesa di incontrarci ti saluto con affetto e dal cielo prega per me , per noi tuoi figli diocesani”.