Attualità - 18 maggio 2016, 12:19

Sanremo: casa distrutta per il movimento franoso di via Calvino, due coniugi attendono una provvisionale dall'assicurazione

E’ impossibile poter dare una casa popolare, visto che esistono delle graduatorie da rispettare e, purtroppo, le vicende burocratiche hanno inevitabilmente allungato i tempi, creando per loro una situazione economica sempre più pesante.

Sanremo: casa distrutta per il movimento franoso di via Calvino, due coniugi attendono una provvisionale dall'assicurazione

Si dovranno affidare al Giudice che presiederà la prossima udienza i coniugi Pierino e Gentile Di Camillo, i due residenti di via Mario Calvino più colpiti dall’evento franoso della strada che collega via Duca degli Abruzzi alla frazione della Villetta, letteralmente implosa su se stessa nel gennaio del 2014 a seguito delle forti piogge di quel periodo.

I due coniugi, di 82 e 85 anni, vivevano nella villetta sottostante alla strada, costruita con una vita di sacrifici e che è stata totalmente distrutta dal movimento franoso del terreno. Una situazione drammatica, quella dei due coniugi che hanno dovuto trovare una sistemazione in affitto e che si sono ovviamente affidati ad un legale.

Negli ultimi tempi sono anche stati ricevuti dall’Assessore ai Servizi Sociali, Costanza Pireri, che ha cercato soprattutto di dare supporto morale ai due coniugi che, oggi hanno molte difficoltà economiche, visto che devono vivere della loro pensione, pagando 600 euro al mese di affitto per una casa di 40 metri quadri. L’Assessore ha cercato, attraverso gli uffici legali del Comune di Sanremo, di ‘smuovere’ l’assicurazione, per garantire un anticipo sui danni ai due coniugi, purtroppo però senza successo.

E’ impossibile poter dare una casa popolare, visto che esistono delle graduatorie da rispettare e, purtroppo, le vicende burocratiche hanno inevitabilmente allungato i tempi, creando per loro una situazione economica sempre più pesante. Hanno dato fondo a tutti i risparmi per pagare affitti, consulenze e legali e, ovviamente, per ‘tirare avanti’. Oggi sono veramente allo stremo. Adesso si appellano alla prossima udienza, fissata per il mese di giugno, quando il giudice potrebbe stabilire che, dopo il danno e non potendo ancora quantificarlo, venga pagata una provvisionale. Una sorta di anticipo che potrebbe diventare una buona ‘boccata d’ossigeno per i due coniugi.

Carlo Alessi

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