Eventi - 08 maggio 2016, 12:28

Sanremo: per la Festa internazionale dell’Europa al Casinò, concerto della Camerata Musicale Ligure con la chitarra che fu di Giuseppe Mazzini

L'evento è organizzato in collaborazione con la Prefettura di Imperia

Sanremo: per la Festa internazionale dell’Europa al Casinò, concerto della Camerata Musicale Ligure con la chitarra che fu di Giuseppe Mazzini

Un appuntamento prestigioso organizzato in collaborazione con la Prefettura di Imperia ai Martedì letterari del Casinò di Sanremo in occasione della Festa Internazionale dell’Europa.

L’Omaggio a Giuseppe Mazzini, presieduto da S.E. il signor Prefetto, Dott.sa Silvana Tizzano, per ricordare la grande modernità del pensiero e per analizzare le problematiche e i percorsi sullo stato dell’unione Europea, istituto che ha permesso di garantire settantanni di pace ma che ora deve fronteggiare criticità esterne e tensioni disgreganti interne. Eccezionalmente il maestro Josè Scanù suonerà la chitarra di Giuseppe Mazzini, eseguendo alcuni brani scritti dal fondatore della “Giovane Europa”.

Il 10 Maggio, quindi, Festa dell’Europa In collaborazione con la Prefettura di Imperia: ”Omaggio a Giuseppe Mazzini“ nel Teatro dell’Opera del Casinò, alle ore 11.00 per gli istituti scolastici e alle 16.30 per il pubblico. Preside S.E. il signor prefetto, Dott.sa Silvana Tizzano. Relazionano l’ Avv. Renzo Brunetti, vicepresidente Ass. Mazziniana Italiana, su “Modernità del pensiero mazziniano” e il Prof. Piero Graglia, Docente di Storia dell’Integrazione Europea all’Università degli Studi di Milano, su “Le tre facce possibili dell’Europa” (per gli studenti) e “L’Europa a metà. Prospettive, problemi e discussioni sullo stato dell’Unione europea” (per il pubblico). Concerto del Maestro Josè Scanù, curatore della chitarra di Mazzini.

La "Giovine Europa" momento di evoluzione e maturazione del pensiero legato alla "Giovine Italia", è la costruzione di una nazione grande, potente e libera: ...non grettezza e affarismo, ma una guida luminosa per mondo intero. Pace, libertà, prosperità. Uguaglianza totale e assoluta dei diritti fra uomini e donne. Suffragio universale. Libertà di culto,in Stato laico, dDignità sul lavoro, divieto di lavoro per i fanciulli, istruzione obbligatoria per chiunque fino all'età di diciotto anni... Giuseppe Mazzini la codifica il 15 Aprile 1834 con l’intento di organizzare una efficiente organizzazione democratica a carattere sopranazionale: la Futura Europa dei popoli dove ogni popolo, mantenendo la propria indipendenza e la propria configurazione culturale, dovrà avviare un processo per la conquista della pace e della fraternità, istituzionalizzando gli Stati Uniti d'Europa. Le nazioni devono sentirsi ravvicinate da una comune coscienza e civiltà europea, è questo il maturarsi di una umanità nazionale fondata sulla fratellanza e l'uguaglianza sia degli uomini che dei popoli. L’Italia , secondo Mazzini, già allora, poteva rivestire un ruolo centrale in questo processo, riflessioni che sembrano intrise di modernità, anche se formulate nel secolo scorso.

Oggi si parla sempre più in termini europei: normative comuni; politiche comuni; tutto rientra nell'orientamento comunitario. Si auspica che l'Europa Unita possa continuare a migliorare la qualità della vita di tutti i popoli partecipanti, sempre che nell'Unione ciascuna nazione possa riuscire a crescere in modo globale ed integrato, un processo in progress, che richiede continui sacrifici finanziari e non solo, ma che ha il significato di un cammino di pace e verso il benessere sociale e politico, nonostante le pressioni interne ed esterne.

Mazzini e la musica - Giuseppe Mazzini fu appassionato cultore di musica e musicista egli stesso. In piena sintonia con il suo tempo, considerava l’educazione musicale elemento indispensabile nell’educazione e nella formazione dei singoli individui e dei popoli.

I suoi interessi musicali, chitarristici in particolare, sono testimoniati sia nella nutrita corrispondenza intercorsa con la madre e con gli amici, in particolare tra il 1835 e il 1856, sia nell’opera “Filosofia della musica”, pubblicata a Parigi nel 1836.

Attento conoscitore del repertorio di Sette e Ottocento, dedicò particolare attenzione anche ai canti popolari, considerati l’espressione più genuina dell’animo umano. Durante il suo esilio a Grenchen, in Svizzera, ebbe modo di apprezzare il folklore locale; a testimonianza di ciò al Museo del Risorgimento è conservata copia del manoscritto musicale che reca l’appunto autografo “ Canto delle mandriane bernesi, ricordo mio del 1836 fidato ora all’amica Giannetta Nathan”

La chitarra di Giuseppe Mazzini esposta nelle sale del Museo del Risorgimento di Genova, fu realizzata da Gennaro Fabricatore di Napoli nel 1821; utilizzata dall’Esule durante i suoi soggiorni londinesi, fu donata al Museo di Genova nel 1933 da Josephine Shaen, figlia di William Shaen, amico e biografo del Mazzini. La chitarra appartenuta a Giuseppe Mazzini almeno una volta l’anno, in occasione delle Giornate Mazziniane o di altri eventi di particolare rilievo, viene fatta suonare. ( Muso del Risorgimento) Nel giugno del 2012 è stato stipulata una convenzione di durata biennale e a titolo gratuito, rinnovata nel 2014 per un biennio, tra il Comune di Genova e il Maestro José Scanu per la prestazione di esecuzioni periodiche, funzionali alla valorizzazione della chitarra appartenuta a Giuseppe Mazzini.

Piero Graglia è nato a Sanremo il 18 aprile 1963. Ha conseguito nel 1995 il dottorato di ricerca in Storia del federalismo e dell’unità europea presso l’Università di Pavia.Ricercatore e storico, si è occupato del dibattito sull’europeismo e sul federalismo interno nel movimento antifascista in esilio, con ricerche su Carlo Rosselli, Ignazio Silone, Silvio Trentin, per poi concentrarsi sulla figura di Altiero Spinelli e sulla genesi dell’idea federalista europea. Dal 1993 al 2000 ha pubblicato tre raccolte di scritti di Altiero Spinelli e una monografia, Unità europea e federalismo. Da «Giustizia e Libertà ad Altiero Spinelli (1929-1947), tutti con lo stesso editore Il Mulino; presso l’editore bolognese ha pubblicato anche la breve monografia L’Unione europea (2000), descrittiva del funzionamento delle istituzioni europee.Nel 2008 ha concluso un lungo periodo di ricerche in Europa e negli Stati Uniti pubblicando la prima biografia completa del padre del federalismo europeo, Altiero Spinelli, sempre presso l’editore Il Mulino. Il volume ha vinto, nello stesso anno di edizione, il premio Capalbio, «sezione Europa», insieme a Giuliano Amato e a Joaquìn Almunia.

Ha insegnato presso le Università di Firenze, Cluj-Napoca (Romania), Napoli e Roma (Terza Università); dal dicembre 2002 è stato ricercatore presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano, dove insegna Storia dell’integrazione europea. Dal febbraio 2015 è Professore associato presso la stessa università.

Il prossimo appuntamento è per il 17 maggio ore 16.30 In collaborazione con i Maestri del Lavoro Giorgio Ferraris presenta il libro ”In prima linea a Nowo Postojalowka. La campagna di Russia di Giacomo Alberti”, alpino della Cuneese. In chiusura concerto del Coro Alpino”.

C.S.

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