Al Direttore - 08 maggio 2016, 11:27

Discussione su shopping on-line e vendita al dettaglio, l'opinione del lettore Roberto Barbaruolo

"L’unica contrapposizione dovrebbe essere fra il commercio legale e quello illegale. E' finito il tempo del famoso adagio 'chi più spende meno spende', simbolo di una società statica e monopolistica"

Discussione su shopping on-line e vendita al dettaglio, l'opinione del lettore Roberto Barbaruolo

"Caro Direttore,

fra le tante contrapposizioni che si leggono sulla sua rubrica nel settore commercio (outlet, negozio in centro, grandi catene, franchising, commercio abusivo, ecc.) se ne aggiunta un‘altra che è un po’ il segno dei tempi, mi riferisco al commercio online.

L’unica contrapposizione dovrebbe essere fra il commercio legale e quello illegale. Tutte le altre forme rappresentano una benefica diversificazione dell’offerta a vantaggio del consumatore. Un commerciante lungimirante dovrebbe capire che il vantaggio del consumatore è anche il suo vantaggio. Il consumatore è libero di scegliere la forma di commercio che più gli aggrada e gli conviene.

I negozi del centro aperti anche nelle ore serali e nei giorni festivi (non sempre) e che ti accolgono con sorrisi, caramelle e palloncini (non sempre), dovrebbero a parer mio concentrarsi sui prodotti di nicchia e di qualità (alimentari biologici, abbigliamento con taglie particolari, calzature supercomode, specialità locali ecc) , fornire un servizio di vera consulenza competente e garantire il ritiro di ogni prodotto ed il suo rimborso a semplice richiesta del cliente. Altro che sur-plus che il consumatore dovrebbe pagare per avere delle vetrine da guardare, le attività esistono quando sono sostenibili , se non sanno stare sul mercato verranno soppiantate da altre attività più competitive.

Prezzo/Qualità è il binomio inscindibile, è finito il tempo del famoso adagio 'chi più spende meno spende', simbolo di una società statica, monopolistica e che sostanzialmente emarginava dal consumo ampi strati di popolazione. Si è passati da una società orientata alla produzione ad una orientata al commercio, però quest’ultimo bisogna saperlo fare.

Roberto Barbaruolo".

Redazione

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