Attualità - 30 aprile 2016, 07:35

La Cipolla Egiziana, un’eccellenza agricola del ponente ligure. Intervista esclusiva con Valentina Kokoreva, ricercatrice di Mosca

Valentina Kokoreva, PhD in Agricultural sciences, ex direttore scientifico del gruppo GAVRISH (il principale istituto russo nella produzione di ibridi vegetali) e ricercatrice alla stazione sperimentale vegetale della MTAA di Mosca, è autrice di tre libri dedicati alla cipolla e di due brevetti riguardanti il metodo della conservazione e la resistenza della cipolla alla peronospora.

La Cipolla Egiziana, un’eccellenza agricola del ponente ligure. Intervista esclusiva con Valentina Kokoreva, ricercatrice di Mosca

Un radioso futuro della cipolla egiziana in Liguria”. Con questa dedica personale  riservata a Marco Damele e agli agricoltori del ponente ligure che stanno riscoprendo e valorizzando l’antico bulbo , la dottoressa moscovita Valentiva Kokoreva racconta in esclusiva per l’Italia le ricerche  e le prospettive di crescita economica che da decenni porta avanti sull’ Allium cepa viviparum, l'antica cipolla egiziana. Dopo l’intervista con il Dr. Alexander F. Agafonov, un importante nuovo tassello nell’esplorazione e conoscenza di questa  eccellenza agricola del nostro territorio per troppo tempo dimenticata e abbandonata. 

Valentina Kokoreva, PhD in Agricultural sciences, ex direttore scientifico del gruppo  GAVRISH (il principale istituto russo nella produzione di ibridi vegetali)  e ricercatrice alla stazione sperimentale vegetale della MTAA di Mosca, è autrice di tre libri dedicati alla cipolla e di due brevetti riguardanti il metodo della conservazione e la resistenza della cipolla alla peronospora, avendo curato in questi decenni numerose tesi e ricerche di scienziati sovietici e russi in Agricoltura.

In Italia di recente grazie all’interessamento della Senatrice della Repubblica, Donatella Albano, la cipolla egiziana è stata menzionata anche al Senato ;  stiamo quindi  assistendo ad un ritorno verso una agricoltura rispettosa per l'ambiente che guarda alla biodiversità . La cipolla egiziana potrebbe essere una valida alternativa per gli orti privati o a livello imprenditoriale per le aziende italiane. "Sicuramente. Il paradosso di questa cipolla che pur essendo una specie ibrida riesce a riprodursi molto bene! In natura ed anche grazie al lavoro dell’uomo nascono spesso ibridi buoni al gusto o all`apparenza, ma sterili. Normalmente quindi non riescono a riprodursi . Invece questa cipolla ha la proprietà di creare bulbilli aerei riuscendo ad estendersi occupando tutto lo spazio a disposizione! Come dicono gli americani «la grandezza dei tuoi terreni si può misurare con la cipolla egiziana,  la pianti su un angolo del`orto e fra qualche anno (dipende come grande e` il tuo terreno) avrà attraversato il tuo orto e la troverei all’ angolo opposto!"


Cosa ha rappresentato la cipolla egiziana per la Russia e l’Unione Sovietica? "E` una delle cipolle tradizionali negli orti dei cittadini, in Russia viene coltivata da da oltre un secolo. Cresce anche spontanea in Asia Centrale, Kazakitan, in Siberia, ad Altaj. Il suo habitat è a mosaico e nella maggior parte dei casi coincide con quello della cipolla d`inverno e con la cipolla altaica (Allium altaicum). La coltivano senza coprirla d`inverno addirittura in Alaska, dove le temperature arrivano anche a  50 C sotto lo zero. E nelle repubbliche ex URSS con il clima dolce invernale viene coltivata anche in Ucraina, Moldova e ovviamente Kazakitan, Kyrgystan. E siccome non ha il periodo di riposo la coltivano nelle serre nei mesi autunnali-invernali più o meno su tutto il territorio della Russia e ex URSS".


Se sopravvive il freddo fino al meno 50 C, allora, sarà la cipolla piu` resistete al freddo al mondo? "Ha il secondo posto. Dopo l’Allium altaicum. Queste due specie hanno la concentrazione del citosol (fluido intracellulare) molto alta (vuol dire, le cellule hanno tanta «sostanza secca») e come la conseguenza, possono sopravvivere per tanto tempo anche a bassissime temperature. Infatti, si possono anche surgelare i bulbilli e dopo averli  scongelati  tranquillamente piantare!"

Su diversi siti di vendita online troviamo differenti varietà  di cipolle egiziane (Moritz Egyptian, McCullar`s White Topset, Catawissa, Amish walking onion), e` corretto? O e` solo una trovata pubblicitaria. "Per la scienza non esiste la varietà senza la differenza morfologica. E non si può registrare una varietà industriale se la sua particolarità è solo il colore o addirittura le sfumature del colore, come le cipolle presenti in questi siti. Pero` la registrazione nella categoria amatoriale è molto piu` semplice. Credo che tutte le numerose  varietà della cipolla egiziana sono registrate semplicemente a livello hobbistico".

In Russia viene ancora coltivata ad un livello imprenditoriale? "Ci sono state delle regioni della Russia dove veniva coltivata soltanto questa cipolla, per esempio, negli anni ‘50 le aziende della regione di Celiabinsk (pendici orientali degli Urali) ne raccoglievano circa 400 quintali/ettaro. Dopo la Perestroika le aziende statali non la coltivano quasi più. Perchè l'Agricoltura anche in Russia  segue la strada della semplificazione e ovviamente nei grandi appezzamenti seminare è  molto più produttivo che piantare i bulbilli raccolti. Questo discorso però non vale per le aziende private e gli orti famigliari dove la cipolla egiziana è la pianta perfetta, prestandosi anche molto bene ad essere coltivata sui balconi e sui terrazzi essendo poco esigente e molto produttiva, ci vuole veramente poco per avere un’ ottima produzione domestica".

Quali caratteristiche chimico organolettiche ha riscontrato nella cipolla egiziana? "Certamente ha più zuccheri e un alto contenuto di vitamina C rispetto alla cipolla classica (Allium cepa), e` molto delicata al gusto con un’ importante particolarità dietetica: contiene pochissimo zolfo. Le persone сon l`intolleranza allo zolfo non possono mangiare le cipolle tradizionali o l’ aglio e la senape. Ma la cipolla egiziana invece si".

In Russia, con queste importanti particolarità viene promossa la coltivazione la cipolla egiziana? "Assolutamente no! A nessuna azienda converrebbe promuovere un prodotto che vendi una volta e poi il cliente rimane soddisfatto per i prossimi vent’anni non acquistandola più! La cipolla egiziana si riproduce facilmente, anzi, è stato notato (non solo dai agricoltori russi, ma anche dagli americani e tedeschi) che la bellezza della sua  autoprocreazione dei bulbilli aerei ha un particolare fascino a livello emotivo e fa nascere un sentimento di condivisione nell’ uomo che lo spinge di regalare i bulbi prodotti a vicini ed agli  amici. E` un bellissimo paradosso dell’animo umano, ma in termini economici non vale la pena: è un prodotto che non ti permette di avere una clientela permanente".

Ma le foglie della cipolla egiziana si possono trovare sul mercato? "Si, in primavera. La cipolla egiziana è la prima che germoglia e la sua produttività e` 1,5 volte superiore a quella della cipolla d`inverno (Allium fistulosum). Stiamo anche lavorando su due progetti su questa cipolla che soddisferanno i cittadini  che la vorranno coltivare a casa  (e` una vecchia tradizione russa sovietica – far crescere il verde della cipolla a casa). Un progetto è la vendita della cipolla egiziana con le parti verdi già cresciute nei vasetti di plastica (un bulbo in un vasetto, come per esempio si commercializza il basilico) continuando a farla crescerla anche a casa, tagliando e mangiando le parti verdi di tanto in tanto. Un`altro progetto denominato «Just add water» consiste nel realizzare delle scatole riempite di cellulosa  con i bulbilli (non ancora germogliati) inseriti dentro. Acquistando questo prodotti sarà necessario  solamente bagnare la scatola per ottenere  una ricca crescita del verde della cipolla egiziana a casa".

E se uno vuole coltivare questa cipolla a casa già oggi come può fare? "E’ molto semplice , basta una scatola di plastica riempita di carta da cucina o con  segatura. Si mettono i bulbilli uno vicino ad un altro (questo metodo si chiama 'al ponte', un metodo tradizionale per coltivare i bulbi nelle serre: messi uno accanto all’ altro creano l’immagine di una ponte di pietra) bagnandoli. Se pensate di coltivare la cipolla egiziana durante d`inverno e il vostro davanzale si trova sul lato nord della casa o per un`altro motivo non c`è tanta luce, si può utilizzare per bagnare i bulbi una soluzione che favorisce alla crescita :  in 1 litro d`acqua si scioglie 3-4 g di zucchero e 3-4  gocce del succo di un limone".

Può crescere anche con poca luce? "Si, questa è  un’altra particolarità di questa cipolla. Non ha bisogno della luce. La coltivano addirittura nelle serre sotto i bancali sfruttando lo spazio dove altre piante non crescono. Soltanto pochi giorni prima di tagliare le foglie vengono esposte alla luce".

Files:
 Intervista Valentina Kokoreva (137 kB)

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