“Se c'è uno chef che ha voglia di lavorare il posto c'è”. E' questo l'appello di Roberto Verta - Presidente provinciale della Federazione Italiana Cuochi e Vice Presidente Regionale – che nasce principalmente dalla grande richiesta di chef, sous chef e chef di partita da parte di molti alberghi, ristornati e pub non solo della provincia di Imperia, ma anche del savonese, almeno fino a Finale Ligure. Una domanda che la Federazione Italiana Cuochi non riesce a soddisfare, avendo esaurito, in un certo senso, i professionisti della cucina che ad essa si erano affidati.
“Questo è un segnale importante – spiega Roberto Verta – che dobbiamo valutare in maniera positiva, ma che allo stesso tempo, mi mette in una situazione difficile, perché mi dispiace molto non riuscire a soddisfare completamente queste richieste che sono delle più svariate.”
Non si tratta, infatti, semplicemente di alberghi e ristoranti di livello medio – alto, ma anche di pub che hanno apprezzato la nuova tendenza del cosiddetto 'aperitivo gourmet' con la quale si sta pian piano stravolgendo l'idea dell'aperitivo tradizionale, in favore della qualità in termini enogastronomici.
“Mi piacerebbe fare un appello – prosegue Verta – a tutti quegli chef che in questo momento non stanno lavorando, ma che invece avrebbero grande passione e volontà. Non devono assolutamente demordere: se hanno ancora voglia di stare al caldo della cucina il posto c'è, come vi è anche la possibilità di restare al passo con le novità di questo mestiere attraverso i corsi di aggiornamento. Non è vero che in questo settore non c'è lavoro, io ho ricevuto almeno una dozzina di richieste a cui non sono ancora riuscito a dare una risposta.”
La Federazione Italiana Cuochi, anche per allargare il proprio bacino di chef da proporre in casi come questi, sta approntando una serie di corsi di aggiornamento che interesseranno la nostra provincia tra la fine di aprile e l'inizio del mese di maggio e che saranno tenuti da uno chef inviato per l'occasione dalla Federazione nazionale. “Un'occasione di crescita per i professionisti della cucina della nostra provincia – conclude Verta – e anche un modo per ridare linfa a questa professione che può dare molte soddisfazioni a livello personale e per la quale vi è sicuramente ancora un grande margine di miglioramento, soprattutto per quel che riguarda la nostra provincia.”