La crisi non finisce, anzi si appesantisce, aldilà delle statistiche di maniera. Ma la leggenda del rally continua. E sopravvive grazie alla generosa, instancabile iniziativa degli inossidabili fratelli Maiga,che sanno sfidare con successo anche le intemperie di una congiuntura sempre più matrigna. Ed è stato un successo anche l'ultima edizione della manifestazione sportiva sanremese svoltasi nei giorni scorsi: una manifestazione nelle manifestazioni, tra il tradizionale e l'inedito, che non ha mai smarrito il suo fascino nel corso degli anni, anche dopo la perdita del mondiale.
Il bilancio della gara (che si presenta peraltro sotto diverse forme durante l'anno) è stato nuovamente positivo soprattutto per l'elevato e qualificato numero di partecipanti e le grandi emozioni che ha suscitato, riaccendendo anche la speranza tra le fila degli appassionati, innamorati del mito delle quattro-ruote, la speranza di rivedere da queste parti anche il mondiale. Nella cornice tradizionale della Città dei Fiori e della Riviera, le carambole di macchine da sogno hanno rilanciato il consueto entusiasmo di critica e di pubblico. E ciò a riprova della straordinaria regia dei Maiga, che, signori d'altri tempi, ripropongono l'inesauribile reincarnazione dell'anima antica di una competizione che bene si sposa dalle origini con il romanticismo del suo ambiente, la Riviera: due mondi, il rally e la Riviera, dunque, il cui legame è diventato a sua volta tema di ricerca.
E Riviera e motori conservano intatti tutto il loro seducente segreto. Un segreto nel quale opera la squadra organizzatrice che si muove non appena si spengono i motori dei bolidi di un'edizione e già si scaldano quelli della prossima....Una scelta, quella dei Maiga, sicuramente vincente anche al tempo della crisi.