Attualità - 09 aprile 2016, 08:39

Regione: 'Libro Bianco' della Sanità, l'Assessore Sonia Viale apre alle proposte di Confartigianato

Incontro positivo ieri a Sanremo tra l’assessore regionale alla Salute Sonia Viale e i rappresentanti di Confartigianato Liguria. Grasso e Meini: "Azioni concrete per migliorare l’efficienza del sistema e la qualità del benessere socio-sanitario di imprese e cittadini".

Regione: 'Libro Bianco' della Sanità, l'Assessore Sonia Viale apre alle proposte di Confartigianato

Tempi di pagamento, sportelli socio-sanitari integrati e un progetto sui laboratori odontotecnici. Si è parlato soprattutto di questo ieri sera, a Sanremo, nella sede di Confartigianato Imperia, tra i rappresentanti di Confartigianato e il vicepresidente e assessore alla Salute della Regione Liguria Sonia Viale, nel corso del confronto sul Libro Bianco della Sanità e sulle relative proposte di integrazione avanzate dall’associazione di categoria.

"Un incontro molto positivo – commenta Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – durante il quale sono emerse disponibilità e apertura dell’assessore e vicepresidente Viale nei confronti delle nostre proposte, avanzate anche durante le ultime elezioni regionali. Si tratta, in particolare, di una serie di azioni concrete che vanno a migliorare l’efficienza del sistema e la qualità del benessere socio-sanitario delle persone e delle microimprese, proprio tra i principali obiettivi che si pone il Libro Bianco della Sanità".

In primis, due azioni che andrebbero a impattare positivamente sulle micro e piccole imprese fornitrici: la proposta di riduzione dei tempi di pagamento della sanità, portandoli gradualmente a 30 giorni dai 72 attuali, e un controllo periodico dell’applicazione della Direttiva Pagamenti e della legge regionale relativa, 1/2012. Tra le proposte avanzate e accolte positivamente dall’assessore, anche un progetto di sportelli unici integrati che prevedano il coinvolgimento dei patronati e dei CAAF associativi. Proprio in un’ottica di integrazione, particolarmente sottolineata nel Libro Bianco, gli sportelli offrirebbero un utile servizio informativo sul sistema sanitario regionale, grazie al quale individuare i percorsi più appropriati dal punto di vista amministrativo e organizzativo e favorire un dialogo proficuo tra cittadini e istituzioni, oltre a diffondere una corretta cultura sul valore della salute. C’è infine l’impegno di verificare la fattibilità del progetto relativo all’accreditamento dei laboratori odontotecnici, "per tutelare – come sottolinea Gianni Verrando, presidente regionale degli odontotecnici di Confartigianato – la professionalità delle microimprese che operano in questo campo nel rispetto della normativa, in un mercato sempre più condizionato dalla logica del “prezzo al ribasso” e che vede verificarsi, anche nelle Asl, episodi di forniture di protesi dentarie realizzate con materiali scadenti o pericolosi, con inevitabili conseguenze negative sulla salute dei pazienti".

"Proposte che oltre ad avere un risvolto economico importante sulle nostre microimprese, contribuiscono anche a rendere più efficiente il sistema sanitario – commenta Enrico Meini, presidente di Confartigianato Imperia – e una maggiore efficienza non può che andare a braccetto con una riduzione dei costi, che significa quindi tasse meno gravose sulle spalle dei nostri piccoli imprenditori".

A questo proposito, gli ultimi dati del ministero dell’Economia e delle Finanze, diffusi dall’Ufficio studi di Confartigianato, parlano di una Liguria 13esima in Italia per importo di Irap e addizionale regionale Irpef (i due tributi locali che finanziano il servizio sanitario) versato annualmente da un’impresa-tipo: 5.685 euro (2.090 di addizionale regionale Irpef e 3.595 di Irap). L’importo medio per addetto è di 1.137 euro.

La nostra regione si colloca comunque tra quelle che registrano valori inferiori alla media nazionale (5.966 euro): al primo posto Campania, Calabria e Molise, dove le imprese ricevono le batoste peggiori, con versamenti annuali ben superiori ai 7 mila euro. Tra gli imprenditori meno penalizzati, quelli del trentino Alto Adige e della Valle d’Aosta, con importi annuali compresi all’incirca tra i 4 mila e i 4.900 euro. Il quadro che emerge è quello di un’Italia estremamente divisa sul fronte dei costi e dell’efficienza dei servizi sanitari, dove tra 2006 e 2014 il SSN ha totalizzato perdite per 35 miliardi.

C.S.

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