Una grande passione per l'oriente, la conoscenza della sua futura moglie sui social network e una concorrenza spietata nel suo ambito di lavoro. Queste sono state le decisioni che hanno portato Luca Battistella a trasferirsi da Sanremo alle Filippine. Ma il viaggio e il destino, per disegni che spesso rimangono incomprensibili, riportano Luca nella sua città, arricchito non solo da una particolare esperienza, ma da una famiglia e un nuovo lavoro. Ecco la particolare storia di Luca, un In & Out e di nuovo In.
Da Sanremo all’Asia. Perché questa scelta e in quali città hai vissuto? Si, da Sanremo all'Asia....la scelta e' dovuta alla mia passione per l'Oriente, avendo avuto, per scelta, solamente fidanzate orientali: una Giapponese, una Cinese e infine una ragazza Filippina, che ho sposato. Ho conosciuto mia moglie Daisy tramite un Social Network e dopo pochi mesi di contatti via chat, ho deciso di conoscerla personalmente, andando nelle Filippine e consegnandole un anello con diamante per il nostro fidanzamento. Dopo 4 mesi, comprensivi di 4 viaggi Italia/Philippines, ci siamo sposati. Abbiamo celebrato 2 matrimoni, entrambi a Manila: uno civile in comune e un'altro religioso, presso un resort. In questa seconda cerimonia, tutti gli ospiti erano vestiti di bianco. La scelta di vivere in Asia è stata dettata anche dalla troppa concorrenza, qui in Italia, per il mio lavoro: con un' agenzia pubblicitaria e di realizzazione eventi, era impossibile lavorare. Abbiamo vissuto circa 7 anni in Asia, durante i quali ho quasi dimenticato la mia lingua e ancora adesso ammetto che sia difficile per me riprenderla.
Da italiano in Asia come ti sei trovato? La prima volta mi sono trovato un pò spaesato: ero il solo straniero presente. Poi mi sono reso conto della presenza di molti altri stranieri, tra cui tanti italiani. Ringrazio però tutti i filippini che ho conosciuto, sono davvero molto disponibili ed educati, e cercano sempre di fare il massimo per farti sentire a casa.
E tua moglie, da straniera a Sanremo, come si trova? Mia moglie si trova molto bene qui in Italia e nello specifico a Sanremo, in quanto tutto e' diverso e forse in meglio. Le piacciono i fiori e la nostra cucina. Al momento sta imparando l'italiano.
Hai fatto il processo inverso rispetto a molti italiani: sei partito e poi sei tornato per costruire qui. Puoi parlarcene? Si, sono andato via dall'Italia ma dopo alcuni anni ho deciso di ritornare. La scelta è dipesa per il 90% dal progetto e dal futuro che volevamo per i nostri i figli. Nelle Filippine le scuole sono tutte a pagamento e con un livello d'istruzione inferiore al nostro. Le cure mediche e l' ospedalizzazione sono interamente a pagamento; le condizioni igenico-sanitarie pubbliche sono molto diverse rispetto ai nostri standard: il caldo è eccessivo tutto l'anno, oltre al pericolo di tifoni e inondazioni. Nel 2010 la nostra auto nuova e' stata sommersa fino al tetto mentre ci trovavamo per strada, e il primo piano della nostra casa fu interamente inondato. Per non parlare della zanzara chiamata Denque, che ogni anno uccide centinaia di bambini. Adesso siamo tornati e con un nuovo progetto. Nei nostri ultimi mesi nelle Filippine, abbiamo conosciuto un imprenditore francese con cui abbiamo avviato un progetto, relativo alla vendita di prodotti per zanzare. Assieme a mia moglie, che è diventata socia, siamo diventati distributori esclusivi per l'Italia.
Per i tuoi figli hai quindi preferito una educazione sanremese, rispetto a quella di altri Paesi? Avendo provato con mano a vivere in un'altra Nazione, totalmente diversa, posso dire con tranquillitàche e' molto meglio vivere in Italia e in generale in Europa. I miei figli hanno sempre e solo parlato inglese, ma in questi pochi mesi di vita sanremese, parlano e capiscono la lingua italiana.
Si parla sempre e in modo davvero inflazionato di fuga di cervelli. A volte però ritornano e con nuove idee. L'amore, la vita e la famiglia al tempo dei social sono davvero un Im & Out senza confini.