"Il M5S chiede che vengano avviate necessarie misure di lotta agli sprechi e ai costi della politica prima di penalizzare la Polizia Municipale".
Prosegue il botte e risposta tra il Movimento 5 Stelle ed il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri in merito alla questione dell'eliminazione del servizio lavanderia per le divise della Polizia Municipale. Dopo la risposta dell'amministrazione, è arrivata la replica dei pentastellati: "Il Movimento Cinque Stelle attende una puntuale risposta ufficiale all'interrogazione depositata sul tema delle divise e prende atto della scarna risposta del Sindaco in merito a uno dei problemi insorti recentemente tra l'Amministrazione e il Corpo di Polizia Municipale".
"Occorre però sottolineare che quantunque l'art. 74 del D. Lgs. n. 81/2008 non ricomprenda le uniformi della Polizia tra i Dispositivi di Protezione Individuale è altresì vero che nessuna norma di Legge vieta espressamente che le divise siano affidate a un servizio di pulizia e contestualmente al Regola
mento: "Disposizioni organizzative in ordine alla fornitura, l'uso, la durata e le caratteristiche delle uniformi, effetti di vestiario, corredo ed armamento, per gli appartenenti al corpo di polizia municipale" del Comune di Sanremo è chiaro nel disporre (art. 6) a carico dell'Ente il lavaggio dei capi forniti. Non si ravvisa nessun divieto, e quindi nessun "misura necessaria", ed esiste un Regolamento che dispone come il Comune debba comportarsi" - sottolineano."E' evidente che l'Amministrazione stia agendo nel tentativo disperato di fare cassa, così come per le triste vicende della svendita del Tribunale (sarebbe stata un'ottima sede per la Polizia Municipale e del Giudice di Pace, una cittadella della legalità che Sanremo -forse - non vedrà mai). - incalzano dal Movimento 5 Stelle - Perché poi non prestare maggiore attenzione agli sprechi della città: con l'avvio della raccolta differenziata porta a porta, ad esempio, avremmo già risparmiato un sacco di quattrini, oltre che proteggere l’ambiente e la salute di tutti ed invece si continuano ad accumulare ritardi su ritardi. Prima doveva partire a luglio, poi ottobre dell’anno scorso infine ai primi di febbraio ad oggi non è ancora diventata realtà"."L'Amministrazione porti in Consiglio tutti questi temi, decida se lo ritiene di modificare il Regolamento, ma si confronti con trasparenza all'interno degli organi dell'Ente e non solo attraverso gli organi di stampa una volta prese le decisioni" - chiosano.