Attualità - 11 marzo 2016, 18:23

Ventimiglia: domani mattina un convegno transfrontaliero e interprovinciale sulle tecniche di lotta al punteruolo rosso

Saranno illustrate le tre tecniche per debellare il terribile parassita sono una francese (Ferry), una spagnola (Sos Palme) ed una italiana, elaborata dalla ditta Benza di Sanremo.

Ventimiglia: domani mattina un convegno transfrontaliero e interprovinciale sulle tecniche di lotta al punteruolo rosso

Tre tecniche di lotta al terribile punteruolo rosso saranno illustrate domani dalle 9,30 (e presumibilmente fino alle 13) nel corso di un convegno transfrontaliero e interprovinciale, aperto a tutti gli interessati, nella Sala consiliare del Comune di Ventimiglia.

Le tre tecniche per debellare il terribile parassita sono una francese (Ferry), una spagnola (Sos Palme) ed una italiana, elaborata dalla ditta Benza di Sanremo. “L'evento - chiarisce il professor Guido Calvi, moderatore dell'incontro - è rivolto a tecnici, amministratori, gestori del verde pubblico e privato, giardinieri, e cittadinanza”.

Insomma, tutti coloro che abbiano a cuore i problemi legati al punteruolo rosso. Qualificata la partecipazione. Oltre allo stesso Calvi, vice presidente dell'Ordine degli agronomi della provincia ed ex preside fra le altre della scuola per la floricoltura Aicardi di Sanremo, ci saranno l'assessore ai Lavori pubblici di Ventimiglia Gabriele Campagna, che porgerà il saluto della città e farà gli onori di casa; la dottoressa Benedetta Cangelosi dell'Irp, Istituto regionale per la floricoltura di Sanremo; il dottor Michel Ferry, dell'Institut national de la recherche agronomique francese; la dottoressa Giovanna Mancini, consulente della Ditta Benza di Sanremo; il dottor Nino Rosato, libero professionista; e Giovanni Minuto del Centro sperimentazione e ssistenza agricola (Cersaa) di Albenga.

I disastri provocati alle palme dal punteruolo rosso sono sotto gli occhi di tutti. Palme con i rami secchi e appiattiti verso il basso, oppure completamente senza o, ancora, abbattute. A centinaia solo nell'Imperiese. Ma, prima che sia troppo tardi, c'è ancora la possibilità di salvare quelle rimaste vive.

Un patrimonio straordinario non solo della nostra natura ma anche della nostra cultura e storia. Molti conoscono la leggenda secondo la quale Sant'Ampelio, oggi patrono di Bordighera, sarebbe approdato sulle coste bordigotte nel V secolo, proveniente dal deserto della Tebaide, portando i semi delle prime palme da dattero. Quelle che hanno poi dato a Bordighera il nome di Città delle Palme e che oggi, un po' in tutto il Mediterraneo, sono sterminate a migliaia dal punteruolo rosso subdolo nemico che è però ora possibile contrastare e magari vincere.

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