Balneari liguri in protesta a Roma. Oggi il comparto è sceso in piazza nella capitale per far sentire la propria voce e gridare il “diritto di continuare a esistere”. Obiettivo è cercare di fare chiarezza sul rinnovo delle concessioni ad uso turistico e ricreativo e in particolare sulla direttiva europea Bolkenstein che prevede la messa a bando delle concessioni demaniali a partire dal 2020 e il riaffidamento attraverso gare, senza alcun diritto di opzione da parte dei concessionari.
A rischio oltre 30mila imprese italiane del settore, che rischiano di vedere così scomparire anni di duro lavoro. In piazza Apostoli si è svolta la manifestazione ed è stato l’Assessore Regionale Marco Scajola ad intervenire, con chiari concetti ‘spediti’ al Governo centrale ed anche all’Unione Europea.
“La nostra – ha detto Scajola -non è una questione di protezionismo e provincialismo, ma vogliamo solo tutelare chi deve avere delle certezze. Noi vogliamo che il turismo sia il traino della nostra economia. Noi abbiamo le bellezze del mare e del clima. Come posso chiedervi di investire sul territorio, quando non sapete se tra due o tre anni il bene sarà ancora vostro. Io ringrazio chi ha investito e chiedo agli altri di investire. Quello che è certo che le nostre certezze, per almeno 30 anni non si parla di gare. E ce le vengano ad imporre. Io in Liguria non ne faccio. E se il Governo non si farà sentire in Europa ed in Italia come fatto fino ad oggi, noi siamo pronti ad impugnare la Costituzione per sostituirci al Governo. Abbiamo una legge pronta per prorogare le concessioni. Questo a palazzo Chigi lo devono sapere, perché non vogliamo che il nostro paese si inginocchi davanti alla Merkel, ma vogliamo dei fatti per tutelare le aziende italiane”.
Aggiornamento delle 17.30: si è poi svolto un incontro immediato con il neo Ministro degli Affari Regionali, Enrico Costa per sapere cosa intende fare il Governo sul fronte delle concessioni demaniali marittime. Lo chiede il coordinamento interregionale delle regioni sul demanio marittimo che si è riunito oggi a Roma, nella sede della Regione Liguria, capofila per la materia.
Nel corso dell’incontro tra le regioni è stata confermata la posizione unitaria già assunta nel 2015, nonostante alcune differenze basate sulla strategia più idonea a garantire l’attività dei concessionari. “Domattina scriverò al Ministro – ha detto Scajola, coordinatore del tavolo – per avere un incontro urgente e conoscere cosa vuol fare l’esecutivo in materia. Da lì si potrà ripartire e ognuno si assumerà le sue responsabilità. L’Italia non può farsi trovare impreparata - ha continuato l’assessore - nel momento in cui si conoscerà l’orientamento della Corte di Giustizia Europa perché è in gioco la vita di numerose imprese e di conseguenza di comparti fondamentali per il nostro Paese come il turismo, la nautica, la cantieristica e la pesca”.
Le regioni si sono dette d’accordo nell’ottenere il riconoscimento del valore delle imprese e una durata delle concessioni che tenga conto degli investimenti effettuati, anche nel campo del rinascimenti e della difesa della costa.