La Confartigianato di Imperia comunica alcune novità, pubblicate sulla Gazzetta ufficiale dello scorso 18 gennaio, in tema di smaltimento dei rifiuti da parte dei centri estetici e di tutte le attività di benessere e cura della persona. Il Cosiddetto “Decreto Salva-Italia”, ha infatti previsto un sistema di semplificazione in materia di smaltimento dei rifiuti per i centri estetici, acconciatore, trucco permanente e semipermanente, tatuaggio, piercing, agopuntura, podologo, callista, manicure, pedicure che producono rifiuti pericolosi e a rischio infettivo (come ad esempio aghi, siringhe e oggetti taglienti usati).
"Sono previste alcune modalità per smaltire questi rifiuti: a) Trasportando i rifiuti pericolosi in conto proprio, massimo 30 Kg al giorno, sino ad un impianto che effettua operazioni autorizzate di smaltimento. Per trasportare rifiuti in conto proprio si ricorda che è necessario iscriversi all’Albo Gestori Ambientali. Con la richiesta di iscrizione il titolare del centro estetico, o il legale rappresentante, deve dichiarare: la sede dell’impresa, l’attività dalla quale vengono prodotti i rifiuti, le caratteristiche e la natura dei rifiuti stessi, gli estremi identificativi e l’idoneità tecnica dei mezzi utilizzati per il trasporto dei rifiuti, copia del versamento del diritto annuale di registrazione all’Albo Gestori Ambientali. Di seguito i relativi costi: diritto annuale di registrazione all’Albo Gestori Ambientali: 50 euro (da pagarsi entro il 30 aprile di ogni anno); diritti di segreteria: 10 euro; tassa di concessione governativa di iscrizione all’Albo Gestori Ambientali:168 euro; b) E’ altrimenti possibile avvalersi dell’ausilio di aziende specializzate e autorizzate al trasporto e smaltimento dei rifiuti pericolosi. In entrambi i casi non c’è più l’obbligo di registrazione sul registro di carico e scarico dei rifiuti e l’obbligo di comunicazione al Catasto dei rifiuti tramite il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD), ma rimane l’obbligo della sola compilazione e conservazione, in ordine cronologico, dei Formulari di trasporto di cui all’articolo 193 del decreto legislativo 152 del 2006".
"La conservazione deve avvenire presso la sede dei soggetti esercenti le attività. Quindi, l’unico obbligo che rimane in vigore è quello di compilare il Formulario di identificazione dei rifiuti, sia che vengano smaltiti in conto proprio, sia con l’ausilio di soggetti terzi addetti alla raccolta e smaltimento rifiuti. Il Formulario è reperibile presso la Camera di Commercio e va vidimato presso la stessa" - sottolineano da Confartigianato.
"La vidimazione non è a pagamento (D.lgs 152/2006). Nel caso di mancato rispetto della normativa vigente, sono previste sanzioni, in particolare l’Articolo 256 del testo unico ambientale (Attività di gestione di rifiuti non autorizzata) secondo cui chiunque effettui un’attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione, è punito con la pena dell’arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da 2.600 euro a 26.000 se si tratta di rifiuti pericolosi. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Confartigianato telefonando al numero 0184/524501, recandosi nella sede in Corso Nazario Sauro 36 a Sanremo o negli altri uffici dislocati in provincia, oppure inviando una mail all’indirizzo info@confartigianatoimperia.it"