Ventimiglia Vallecrosia Bordighera - 23 ottobre 2015, 17:00

Stacanovisti, fannulloni e cittadini arrabbiati

La furbizia del cartellino eretta a sistema (di vita e pensiero).

Stacanovisti, fannulloni e cittadini arrabbiati

Viviamo in un curioso mondo al contrario, dove i fannulloni diventano degli stacanovisti, i truffatori dei furbetti e gli assenteisti seriali dei personaggi oltremodo fantasiosi. Perché Sanremo è Sanremo, nel bene e nel male, specchio delle nostre illecite brame. Con decine di persone arrestate e altre decine solo indagate (oltre 190 in tutto su 271 pedinate, filmate, intercettate), la Guarda di Finanza ha messo a nudo un sistema di “diffusa illegalità” perpetrato in modo abituale e sistematico dai dipendenti comunali della città dei fiori.

Quando certi vizi e certe virtù diventano qualità perverse, asservite al menefreghismo nell’assolvere i propri doveri, ci troviamo immersi nel lato oscuro della pubblica amministrazione. Furbizia, arroganza, arte di arrangiarsi, creatività. Io rubo e frego il prossimo perché anche gli altri rubano e fregano. Intanto, poiché voglio presentarmi agli occhi del mondo e di Facebook come un uomo onesto, dichiaro di aborrire quei politici porci e corrotti che ingrassano le loro pance a spese dei contribuenti. Così corro a pagaiare piuttosto che lavorare, ad aprire il chiosco dei fiori di mia moglie piuttosto che sedermi diligentemente alla scrivania. Faccio timbrare il cartellino da un collega compiacente di allegre strisciate collettive. O da mia figlia: conviene che capisca subito come gira il mondo. Posso addirittura timbrare in mutande e ciabatte. L’importante, nella mitologia del furbetto medio (non voglio scrivere “dell’italiano medio”, perché sono un inguaribile ottimista), è percepire uno stipendio fisso, scaldare la sedia come un alunno svogliato, e magari pretendere qualche bonus di produttività. Coltivare i propri interessi, in barba al dovere civico, al rispetto altrui e ai servizi da fornire ai cittadini. Data l’entità di tale furbizia malpensante, s’impone una rapida riflessione. Possibile che nessun funzionario abbia mai storto il naso e strigliato i lavativi? Che nessun dirigente si sia mai lamentato dell’improduttività degli uffici? Il problema è che non si dovrebbe aspettare due anni d’indagini per scovare i fannulloni. Un impiegato che fa finta di essere al lavoro e invece sta da un’altra parte, dovrebbe essere redarguito e punito dai suoi superiori.

Evidentemente, il sistema è più malato di quanto si sia disposti a immaginare. Anzi, lo immaginiamo benissimo, ma di solito preferiamo soprassedere, mentre avremmo tutto il diritto di arrabbiarci parecchio. Prevenire questi comportamenti illeciti è difficile. Ricordate le tuonate di Brunetta di qualche anno fa per introdurre i tornelli negli uffici pubblici? Ma è una soluzione costosa e complessa da applicare, soprattutto quando gli edifici da controllare sono tanti. L’unica speranza è che le pene per i colpevoli siano esemplari, con licenziamenti e risarcimenti per danni e disservizi causati al Comune di Sanremo. Chi ritiene di essere più furbo degli altri, spesso crede di poter agire impunito fuori delle regole. Purtroppo per lui, stavolta rischia di essere un vero delinquente.

Luca Re

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