In un momento economico ancora difficile, con effetti negativi per l’estremo ponente ligure, la Confartigianato di Imperia esprime soddisfazione per l’accoglimento, da parte del Governo, di alcune richieste avanzate dalla categoria per il sistema delle imprese. “Tra queste ci sono provvedimenti che avranno una positiva ricaduta proprio per le imprese della provincia di Imperia” ha dichiarato il presidente della Confartigianato di Imperia Enrico Meini (nella fotografia). Ne è un esempio l'aumento della soglia per l'utilizzo del contante, in quanto favorisce l'attività economica delle imprese transfrontaliere, che fino ad oggi risultavano penalizzate. In questa maniera infatti il sistema imprenditoriale italiano è messo nelle condizioni di meglio competere con agli altri Paesi dell'Unione Europea.
Positivi poi i giudizi sull'aver evitato l'aumento dell'IVA per non bloccare il risveglio dei consumi, l'introduzione del super ammortamento per favorire gli investimenti, e l’aver intrapreso la strada della riduzione del carico fiscale con misure come l'incremento della franchigia IRAP, la revisione del regime forfettario dei “contribuenti minimi”, la possibilità di recuperare immediatamente l'IVA sui crediti insoluti. Giudizio favorevole anche per gli interventi a sostegno delle ristrutturazioni edilizie, compreso il “bonus mobili” e delle riqualificazioni energetiche. Proprio il settore delle costruzioni ricopre un ruolo importante nell’attività artigiana della provincia di Imperia.
La Confartigianato di Imperia ritiene inoltre importanti le decisioni che potranno favorire l’aspetto occupazionale, come l'esonero contributivo per incentivare le assunzioni o le trasformazioni a tempo indeterminato. Tutto questo potrà rimettere in moto un necessario, quanto auspicato, percorso economico e lavorativo.
Mancano però ancora una serie di interventi che le piccole imprese aspettano da tempo, come la deducibilità totale dell'IMU sugli immobili strumentali, e l’attuazione della parte di Delega fiscale che darebbe alle imprese soggette ad IRPEF gli utili non prelevati perchè reinvestiti in azienda ( la nuova “IRI”) ed ai soggetti in contabilità semplificata di pagare le tasse solo dopo l'incasso delle fatture.
SU