Al Direttore - 25 settembre 2015, 07:11

Ventimiglia: situazione insostenibile sul piazzale occupato dai No Border, musica hard rock ad alto volume, puzza e cassonetti invasi dai vestiti

Un lettore torna a parlare della occupazione No Borders denunciando l'ennesima notte di disagi causati agli abitanti della zona, che ormai da tre mesi viene occupata abusivamente per 'aiutare' i migranti.

Ventimiglia: situazione insostenibile sul piazzale occupato dai No Border, musica hard rock ad alto volume, puzza e cassonetti invasi dai vestiti

Un lettore torna a parlare della occupazione No Borders denunciando l'ennesima notte di disagi causati agli abitanti della zona, che ormai da tre mesi viene occupata abusivamente per 'aiutare' i migranti.

"Ennesima nottata di delirio sul Piazzale de Gasperi a Ventimiglia, zona "sacrificata" in base a non si sa bene cosa, sull'altare della cosiddetta "emergenza migranti"; luogo che, ricordiamo, vede a pochi metri un condominio con sessanta famiglie, un ristorante, uno stabilimento balnerare, e non da ultimo: un museo di importanza mondiale.  Ennesimo schiaffo morale, a quasi tre mesi e mezzo dall'occupazione, dopo i tragici eventi avvenuti a La Mecca, era duopo che i "NoBorders" (leggi: centri sociali) organizzassero un'allegra festa a base di hard rock, genere notoriamente amatissimo dagli africani, per lo più mussulmani che, attoniti, si sono infatti ben guardati dal prendervi parte. Davanti agli amplificatori che sparavano tonnellate di decibel c'erano infatti solo i bianchi, i "cooperanti", che hanno trovato così il modo di far fruttare i duemila euro elargiti (ci pare di aver capito: a titolo personale) dal vescovo Suetta: alcoolici e birra, a scorrere a fiumi.  La corrente elettrica ai quali questi signori sono abusivamente allacciati da giugno, così come abusivamente sono allacciati all'acquedotto, ha così potuto veicolare tutta la solidarietà ai migranti espressa con balli e urla fino a notte alta. Non dimentichiamoci che su questi figuri pende una medie di due denunce a testa.  Per chi non fosse più passato da queste parti, lo informiamo che "la porta dell'Italia" per chi giunge dalla Francia è da oltre tre mesi un'accampamento di tende e materassi lerci oltre il dicibile, ammassati ovunque, camper e pulmini giunti da ogni dove, persino una solitaria roulotte, in uno scenario igienico allucinante.  Mentre grossi ratti iniziano ad attraversare, anche di giorno, il piazzale, l'odore acre al levarsi del vento che soffia da ovest rende ancor più la situazione insostenibile.  I pochi migranti rimasti, in tutto questo, lo ribadiamo, non hanno responsabilità. Sono i muti testimoni increduli di un circo equestre che vede un propagandato "sostegno" diurno a base di funamboli e giocolieri contraddistinti solo dalla voglia di "fare casino". Per la cronaca: gli accampamenti sul piazzale sono ben distinti: le tende dei neri dietro agli archi della ferrovia, quelle dei bianchi davanti. Insomma: i due gruppi ci tengono ad essere ben distinti! Complimenti ancora a chi permette a quella che definiamo senza remore "una pagliacciata", celata dietro presunti "intenti umanitari", di seguitare indisturbata.  E' ironico come gli aiuti concreti, tradotti in vestiario, di cui i migranti comunque -apparentemente- non abbisognano, siano destinati ai cassonetti della spazzatura, come si evince dalle foto allegate". 

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