Ventimiglia Vallecrosia Bordighera - 13 agosto 2015, 16:15

Apricale e Pigna: in scena lo spettacolo teatrale "Figli Maschi", dedicato all’identità del genere maschile

Se solitamente i più grandi dubbi esistenziali si concentrano sulle donne, questa è la volta in cui, alla buon’ora, vengono posti quesiti anche sull’altro lato della popolazione.

Apricale e Pigna: in scena lo spettacolo teatrale "Figli Maschi", dedicato all’identità del genere maschile

Uno spettacolo teatrale dedicato all’identità del genere maschile è quello che andrà in scena a Pigna e Apricale tra il 16 e il 20 agosto. “Figli Maschi” approda anche nella nostra provincia, con sette giovani attori di Bergamo, che nell'ultimo anno si sono confrontati sul tema in un laboratorio di ricerca umana e artistica.

Se solitamente i più grandi dubbi esistenziali si concentrano sulle donne, questa è la volta in cui, alla buon’ora, vengono posti quesiti anche sull’altro lato della popolazione.

Gli attori, portano in scena un percorso fatto di domande e di storie personali, legate al loro modo di essere giovani maschi, raccontandosi ironicamente e condividendo con il pubblico storie e domande su cosa significhi appartenere a questo genere oggi.

Con questo progetto gli organizzatori stanno cercando di un primo rapporto con gli adolescenti della zona, in modo da organizzare, l'estate prossima un laboratorio sul territorio. “Per una residenza come la nostra, la possibilità di avere uno spazio, il vecchio frantoio, grazie al comune di Apricale è fondamentale; il teatro, essendo arte dal vivo, potrà creare quel ponte necessario ad avvicinare fruitori e artisti. Un gruppo di teatro sociale, soprattutto composto da giovani ragazzi, è una incredibile risorsa per i giovani del territorio” ci spiega Roberta Agostini dell’Atelier A.

Lo spettacolo teatrale farà parte di una “residenza artistica” in collaborazione con l’Atelier A e andrà in scena il 17 Agosto a Pigna (ore 21.30, piazza La Colla) e il 19 Agosto ad Apricale (ore 21.30, Castello della lucertola), ad ingresso libero.

Ecco la trama di “Figli Maschi”, l’opera teatrale che difficilmente dimenticherete: “E’ un canto di bambini sperduti. È voce di chi ha perso qualcosa ed è alla ricerca di qualcos'altro, nel mare aperto della propria maschilità. È domandarsi non solo cosa voglia dire essere uomini e donne, ma come essere uomini e donne, rispetto a una legge che ci vede “sempre spostati, sempre obliqui, sempre almeno in parte eccentrici”.

Il lavoro traccia un percorso poetico nel mondo del maschile, attraverso alcuni “quadri” e storie, nelle quali ogni attore entra in modo diverso: ci sono i sogni su cosa diventare da grande, la goliardia del branco di quando sei adolescente, ci sono madri preoccupate che vanno a confidarsi dai preti e padri che trasmettono l'obbedienza come unico valore, ci sono frasi e storie di donna che sembrano uscire dal fondo del mare, c'è l'amore che appare così poco distante dalla violenza. C'è la lotta come gioco dell'infanzia, e la danza come rito della maturità, c'è la barba e c'è la cera depilatoria, c'è un bambino che si è perso e non si sa ritrovare.

Figli Maschi percorre un filo nel mondo sconosciuto dei maschi, e lo fa dall'infanzia verso l'età adulta, dallo stereotipo verso la scoperta della fragilità come unica vera possibilità del cambiamento.

 

Stefania Orengo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GENNAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU