Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ha presentato in data 6 agosto 2015 una interrogazione a risposta scritta indirizzata al Sindaco di Sanremo, chiedendo delucidazioni su alcune scelte prese dall'Amministrazione per il bando di gara, pubblicato il 15 luglio 2015 e in scadenza il 17 agosto 2015, che affiderà per 7 anni la piscina comunale sanremese, sita in zona San Martino.
"È anzitutto il periodo in cui svolgere la gara una delle anomalie riscontrate: il 17 agosto, se non saranno presi provvedimenti da parte dell'Amministrazione, saranno aperte le buste con le offerte pervenute entro le 13 del lunedì dopo ferragosto. - spiegano - La scelta appare inopportuna e potrebbe essere foriera di scarsa attenzione da parte delle società interessate alla partecipazione, poiché in pieno periodo feriale, con conseguente perdita di opportunità da parte dell'Ente di realizzare il miglior affidamento".
"Nel merito del bando, il Movimento 5 Stelle sottolinea la mancata aderenza al principio di libera concorrenza, al principio di parità di trattamento e al principio di non discriminazione, poiché le regole disposte per la determinazione della società che si aggiudicherà la gestione settennale sembrano escludere a priori molte associazioni sportive dilettantistiche, Enti di Promozione Sportiva, Discipline Sportive Associate e Federazioni Sportive nazionali che, anzi, hanno secondo la Legge Regionale 7 ottobre 2009 n. 40 "via preferenziale". Il bando, infatti, assegna ben 20 punti su un totale di 100, ai fini della valutazione dell'offerta, a società che hanno già in gestione altri impianti sportivi".
Sottolinea inoltre l'interrogazione pentastellata che il bando assegna altresì fino a 26 punti su base 100 solo e soltanto ai concorrenti che possono vantare l'affiliazione alla Federazione Italiana Nuoto, escludendo di fatto dalla partecipazione alla gara numerose società ed associazioni sportive dilettantistiche, Enti di promozione sportiva, Discipline Sportive Associate e Federazioni sportive nazionali. "Le restrizioni ai soli affiliati FIN sono poi ripetute in molti punti del bando, di fatto rendendo la gara per l'affidamento appetibile a poche, pochissime società: in tal senso si può parlare di discriminazioni poiché oltre alla FIN esistono Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI che possono operare all'interno delle piscine; così facendo l'Amministrazione omette di tutelare numerose altre società affiliate a Federazioni differenti, che hanno pari necessità di utilizzare l'unica piscina comunale disponibile" - dichiarano i grillini.
Il gruppo M5S interroga perciò gli organi dell'Amministrazione ponendo una seria riflessione sui criteri di aggiudicazione della gara, probabilmente sproporzionati a favore di grosse società affermate e a netto discapito di realtà (locali e non) che potrebbero valorizzare l'impianto sportivo ponendolo maggiormente a servizio della cittadinanza, dando un plus valore alla vocazione pluridisciplinare della piscina.
"Nel caso gli Organi amministrativi convengano sui rischi connessi a un bando così mal bilanciato, che potrebbe costringere il Comune di Sanremo a rispondere davanti al Tribunale Amministrativo Regionale, il Movimento 5 Stelle chiede quali soluzioni l'Amministrazione voglia adottare, ricordando che è possibile revocare la gara in qualsiasi momento prima dell'aggiudicazione, come da giurisprudenza consolidata, al fine di evitare pericolose cause intentate da concorrenti esclusi (ingiustamente), con conseguenti ritardi nell'assegnazione di una gestione così importante, e riproporre un bando per l'affidamento della piscina comunale che rispetti tutte le disposizioni della Legge Regionale 7 ottobre 2009 n. 40 "Testo unico della normativa in materia di sport" - chiosano dal Movimento 5 Stelle.